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Amauri non cè e si vede Sbadigli tra Palermo e Atalanta

Non c’è Amauri nel Palermo e si vede. Brutta partita al Barbera tra Palermo e Atalanta, classica gara di fine stagione. Non c’è Amauri e cosi il Palermo si deve accontentare.

Mediagol8

Non c’è Amauri nel Palermo e si vede. Brutta partita al Barbera tra Palermo e Atalanta, classica gara di fine stagione. Non c’è Amauri e cosi il Palermo si deve accontentare dello 0-0 contro i bergamaschi, dopo aver sciupato nel primo tempo due palle gol clamorose con Caserta e Cavani. Quest’ultimo nel ruolo di punta centrale ha deluso notevolmente, segno che l’ormai certo addio di Amauri dovrà essere colmato senza nessuna improvvisazione. Tra le note liete della partita, gli esordi in Serie A dei giovani rosanero Cani e Di Matteo. Palermo-Atalanta è anche la partita degli allenatori. Da una parte Colantuono che per la prima volta ritrova la su ex squadra, dall’altra Del Neri che ha ancora qualche sassolino da togliersi con Zamparini per l’esonero di tre stagioni fa. Nel Palermo assenti Bresciano, Rinaudo e Amauri per squalifica, Cavani recupera la posizione di punta centrale affiancato da Miccoli. In difesa, Zaccardo è spostato in posizione di centrale insieme a Barzagli che rientra dopo il turno di squalifica. Spazio anche per Tedesco con Migliaccio e Simplicio che si accomodano in panchina. Colantuono tiene molto alla partita e rinvia gli esperimenti di formazione con l’inserimento dei giovanissimi di casa Palermo. Senza Langella squalificato e Carrozzieri infortunato (non sono disponibili nemmeno Simone Inzaghi, Muslimovic e Capelli) , Del Neri si affida al tandem di attacco Doni-Floccari con Fissore e Pellegrino in difesa Partita che inizia con un minuto di raccoglimento in memoria di Erminio Favalli l’ex giocatore e dirigente del Palermo scomparso lunedi scorso a Cremona. Il primo tentativo della partita è del Palermo con Cavani che al 2’ dalla distanza spara senza troppa convinzione dalle parti di Coppola. Al 5’ possibilità per il Palermo. Miccoli recupera un pallone sulla trequarti che riesce a servire Cavani che entra in area, ma poi si incarta dando la possibilità del recupero alla difesa orobica. Il successivo intervento di Jankovic in ribattuta, non procura problemi all’Atalanta. I primi dieci minuti della partita non regalano molte emozioni, con il Palermo che cerca di imporre il gioco e l’Atalanta che prova a far male nelle ripartenze. Un incursione di Guarente all’11’ sporca i guanti di Agliardi. Nell’azione successiva, Miccoli protesta con l’arbitro Valeri e rimedia l’ammonizione. La prima vera emozione della partita cade al minuto 22 quando Miccoli vede Coppola fuori dalla porta e tenta di batterlo con un pallonetto, con la sfera che accarezza la traversa e termina fuori. Un minuto dopo, Miccoli galoppa sulla sinistra e mette al centro dove Caserta in tutto e tutto solo non riesce a correggere di testa in rete. Il doppio pericolo costringe Del Neri ad aggiustare qualcosa in mezzo al campo, ma sembra chiara la supremazia territoriale dei rosanero. Al 30’ Cavani sciupa una nuova chiara occasione da gol. Fa tutto Jankovic che, saltato di prepotenza Bellini sulla fascia destra in progressione arriva sul fondo e mette al centro un interessante pallone che viene vanificato da un maldestro tocco di testa al lato di Cavani con Coppola pronto al sacrificio. La difesa del Palermo va in affanno al 36’ per un’incursione in tandem Doni-Ferreira Pinto con Barzagli bravo a sventare il pericolo. Il Palermo prova a rispondere un giro di lancetta più tardi con Guana che dai trentacinque metri spedisce altissimo sopra la porta di Coppola. Gli ultimi minuti del primo tempo scorrono senza altri sussulti e zero minuti di recupero per l’arbitro Valeri. Nessun cambio nelle due squadra al ritorno in campo e ripresa che inizia con un pericolo per la porta di Agliardi che dopo una manciata di secondi dall’inizio si è dovuto distendere in tuffo sulla destra per neutralizzare un tiro di Doni. Del Neri si sarà fatto sentire negli spogliatoi, tant’è che è la sua squadra a far la partita anche al 3’ con Floccari che dal limite spara di poco alto sopra l traversa di Agliardi. Al 6’ arriva la prima sostituzione da parte di Colantuono che inserisce il giovane Di Matteo (esordio in Serie A) al posto di un evanescente Caserta. Per un fallo su Doni, al 12’ Zaccardo rimedia il giallo da Valeri che lo costringerà a saltare per squalifica la prossima trasferta di Roma contro la Lazio. I ritmi della gara scendono sensibilmente rispetto alla prima frazione di gioco, con le due squadre che si confrontano prevalentemente a centrocampo. Atalanta pericolosa al 18’ che tenta di accendere la partita. Sgroppata sulla sinistra di Bellini che mette al centro dove Doni arriva scoordinato alla conclusione. Colantuono decide cosi di provare a dare nuova linfa al centrocampo e manda dentro Migliaccio al posto di Guana. Del Neri risponde con Tissone al posto di Guarente. Colantuono regala la gioia dell’esordio in A anche all’altro giovane Cani che al 28’ prende il posto di Cavani. In mezzo alla noia, l’Atalanta prova dare la zampata vincente al 33’ con Padoin che solo in aria viene fermato dalla provvidenziale uscita di Agliardi. A tre minuti dalla fine su cross di Tissone dalla destra Balzaretti nel tentativo di mettere la palla in angolo per poco non si rendeva protagonista di un goffo autogol. Ancora nerazzurri pericolosi con Doni che cerca il cucchiaio dal limite senza troppa fortuna. La partita si chiude senza altri sussulti. Un punto per uno per pensare alla prossima giornata di campionato.