serie b

Zamparini: “Non voglio cedere big a gennaio, pronti 4 acquisti per Tedino. Baccaglini potrei denunciarlo, quei 20 finanzieri…”

Zamparini: “Non voglio cedere big a gennaio, pronti 4 acquisti per Tedino. Baccaglini potrei denunciarlo, quei 20 finanzieri…”

Il patron friulano dopo l'istanza di fallimento del club depositata dalla Procura di Palermo non ci sta e contrattacca. Zamparini riserva un pensiero anche all'ex presidente Paul Baccaglini...

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"Spero di non dover cedere i big. Acquisteremo 2 attaccanti, 1 centrocampista e 1 difensore. Gente molto veloce che sceglierà Tedino".

Queste le parole di Maurizio Zamparini, intervistato da "La Gazzetta dello Sport",  in vista della sessione invernale di calciomercato. Palermo comunque ad un punto dalla vetta dopo l'inopinata sconfitta interna contro il Cittadella ma profondamente turbato dalle vicende giudiziarie che gettano pesanti ombre sul futuro.

L'istanza di fallimento depositata in Tribunale dalla Procura di Palermo non lascia di certo dormire sonni tranquilli ai tifosi rosanero anche se il patron friulano si dice certo di poter dimostrare, documenti alla mano, l'illegittimità della richiesta già nel corso della prima udienza fissata per il sette dicembre.

Il nostro tecnico è umile, sa far gruppo. Quando sbaglia, come ha fatto lunedì, lo ammette. Sono convinto – conclude Zamparini – che entro dicembre l'istanza di fallimento verrà rigettata. L'unica cosa certa è che nel 2018 non sarò più presidente".

Infine il patron rosanero non si esime dal mandare una frecciata all'ex presidente Paul Baccaglini, protagonista, in funzione di rappresentante di una non meglio identificata cordata di investitori, di una lunga e tormentata trattativa, poi miseramente naufragata, per l'acquisizione del club.

«Lo potrei denunciare. A giugno aveva offerto 5 milioni senza garanzie per acquistare il club. Io ho in mano i contratti per lo stadio e il centro sportivo. Quando a giugno si presentò alla città, - spiega Zamparini alla rosea - mi arrivò voce di un pm di Palermo che avrebbe detto di volermi arrestare se non me ne fossi andato subito via. Il 7 luglio, poi, 20 finanzieri con fare intimidatorio entrarono nelle mie aziende con una fattura del Palermo...».