Una lettera curiosa, del tutto inaspettata. Scrittore Giuseppe Ferro, padre e tifoso che domenica scorsa ha assistito all'Olimpico al match tra Roma e Palermo. Protagonista il mister giallorosso, Luciano Spalletti.
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Tifoso palermitano scrive a Spalletti: “Grazie mister, hai riportato a casa mio figlio. Sei stato un buon Samaritano”
Un papà, tifoso rosanero, ha raccontato il grande gesto compiuto da Spalletti nei confronti del figlio smarritosi al termine del match tra Roma e Palermo.
Quello che è successo al termine della gara tra il club giallorosso e quello rosanero, rimarrà per sempre impresso nella mente di Giuseppe e del figlio Antonio. Secondo quanto riportato dal quotidiano 'L’Avvenire', il tecnico toscano al termine del match contro la compagine siciliana, di ritorno a casa, avrebbe trovato per strada due giovani tifosi in difficoltà perchè la loro auto si era guastata. Considerata la difficoltà di trovare un mezzo pubblico vista la tarda ora, l’allenatore della Roma si sarebbe offerto loro di dare un passaggio. E' proprio il sig. Ferro a raccontare al quotidiano cattolico cos'è accaduto quella famosa sera: "Gentile direttore, le scrivo per segnalare un bel gesto di generosità per così dire feriale, ordinaria, compiuto da una persona famosa, l’allenatore della Roma, Luciano Spalletti. Domenica notte, dopo aver assistito alla vittoriosa partita di calcio dei giallorossi contro il Palermo, mio figlio Antonio e la sua ragazza, non molto pratici dei mezzi pubblici romani, si erano venuti trovare da tutt’altra parte rispetto alla zona dove alloggiavano. Confusi, hanno chiesto all’autista di una macchina ferma al semaforo (giustamente titubante visto l’orario), indicazioni sugli autobus. Ma d’un tratto, da dentro l’abitacolo, una voce li ha invitati. 'Dai montate su, vi ci si accompagna noi'. Entrati in macchina, il dialogo è ripreso. Intuendo dall’inflessione verbale la provenienza sicula dei due giovani, il passeggero già a bordo chiedeva loro: 'Tifate Palermo?'. Mio figlio, romanista da sempre, ha risposto: 'No... ma... Mister, è proprio lei?'. Superfluo dire lo stupore e la meraviglia... Erano in auto con Spalletti! Che li ha accompagnati non lontano dalla casa dove avevano alloggio, e non li ha congedati senza prima assicurarsi che avessero i soldi necessari per proseguire con altri mezzi - si legge - Questi i fatti. Dopo aver appreso da mio figlio, ancora in estasi, quanto gli era accaduto, ho tanto invidiato il buon Luciano. Non certo per il suo status di successo, ma per la generosità e l’umanità dimostrate. Un piccolo, piccolissimo esempio di come si può applicare, ai giorni nostri, anche solo con due ragazzi un po’ smarriti in una città che non conoscono bene, la parabola del Buon Samaritano. Mister...o della fede. Stavolta giallorossa. Giuseppe Ferro, Siracusa".
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