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Sallai a Mediagol: “Io, il Palermo e la notte di Champions col Real. Zamparini e Balogh…”

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"L'esperienza di Palermo mi è servita tanto, in rosa ho appreso molte cose importanti per la mia crescita. Ho imparato da tutti i tecnici che si sono susseguiti, sono cresciuto soprattutto sull'aspetto tattico. Come costruire i match, come preparare le partite: sono fortemente convinto che l'esperienza di Palermo mi abbia trasmesso tantissimo, è stato importante che la vivessi in quel momento. Nel corso della stagione 2016-17, ho ricevuto tantissimi insegnamenti dagli allenatori, che mi hanno detto cosa fare e cosa non fare durante una partita", ha aggiunto in esclusiva ai microfoni di Mediagol.it.

RICORDI -"Il miglior ricordo che ho della mia esperienza a Palermo è sicuramente il giorno in cui ho segnato il gol contro l'Udinese, il 19 aprile scorso. E' stata una grande emozione, la realizzazione di un sogno. Il peggior ricordo? Oltre al giorno dell'aritmetica retrocessione, anche quando, contro l'Udinese ma nel girone d'andata, l'arbitro mi espulse per doppia ammonizione".

GLI ALLENATORI -"Cosa mi manca di Palermo? Palermo è una grande realtà in Italia, lì ho vissuto bene. Ma nella vita tutto scorre e va avanti. In estate si è presentata l'opportunità di sposare la causa dell'APOEL che mi ha illustrato un importante progetto e io l'ho colto al volo. Ho appreso tanto da un po' tutti gli allenatori che si sono susseguiti a Palermo durante la scorsa stagione. De Zerbi è il tecnico che mi ha fatto giocare di più? Sì, lo ringrazio per la fiducia che ha avuto in me. E' un tipo di allenatore che ti monitora in continuazione, un allenatore che ti dice dove sbagli e dove devi migliorare. Ed è anche un tecnico che capisce quando dai tutto in allenamento e durante la settimana".