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Ritiro Palermo 2016: le pagelle di Mediagol.it sui rosanero dopo i 18 giorni a Bad Kleinkirchheim

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Andelkovic - Sembrava uno dei candidati a indossare la fascia da capitano e, invece, con molta probabilità dovrà cedere anche il posto da titolare. Il ruolo di centrale di sinistra della difesa verrà occupato dal nuovo acquisto, Slodoban Rajkovic, così lo sloveno classe '86 va verso l'esclusione. L'ex Maribor se l'è cavata discretamente durante il ritiro austriaco: attenzione, spirito di sacrificio e pericolosità in area avversaria.

Cionek (dal 18 luglio) - Sperava che il suo Europeo durasse alcuni giorni in più e, probabilmente, che lo vedesse maggiormente protagonista. A differenza dei compagni, Cionek ha raggiunto Bad il 18 luglio e non l'11. Una settimana in meno sulle gambe che, a dirla tutta, si è notata. Il polacco comincerà ad essere al meglio sin dai prossimi giorni.

Goldaniga - Il Palermo ha fatto una scelta: blindarlo. Occorreva decidere tra lui e Gonzalez: alla fine verrà ceduto il Pipo. E il classe '93 ex Perugia ha risposto alla grande, sia a parole ("Io sto bene a Palermo, non voglio andar via") che coi fatti: nonostante un problema fisico, si è allenato alacremente e sta recuperando del tutto la condizione. Si prepara ad essere un titolare inamovibile della squadra 2016-17.

Gonzalez - Sì, no, forse e poi... sì! Giancarlo Gonzalez andrà via da Palermo nel corso di questa estate: la cosa era stata messa in dubbio in più di un'occasione. Il Pipo però sembrava avere i tappi alle orecchie mentre si allenava a Bad: non si è mai risparmiato, ha dato il massimo e adesso attende la sua prossima destinazione. La certezza è che la sua avventura al Palermo finisce qui.

Giuliano - Giunto in ritiro con una barba da hipster, dal sesto o settimo giorno d'allenamento ha deciso di farla sparire. Chiusa la premessa di colore, passiamo al campo e raccontiamo di un giovane che non ha mai dato segnali di cedere alla mole di lavoro o di arrendersi. Ballardini lo ha schierato sia da esterno di centrocampo che da centro-sinistra nella retroguardia. E' forse quest'ultima la sua posizione ideale, ma poco importa: nel mondo dei grandi è necessario essere pronti a interpretare qualsiasi ruolo (compatibilmente con le proprie caratteristiche).

Lazaar - Non aveva l'aria di chi stava per lasciare, anzi. Sorrisi, divertimento e tanta intensità durante gli allenamenti a Bad Kleinkirchheim. Occorrerà vedere se inizierà le sedute a Boccadifalco con il resto della squadra: ha chiesto di essere ceduto (così ha riferito Zamparini) e il Palermo gli sta cercando una sistemazione.

Morganella - Ci rifacciamo alle parole del suo agente che un giorno ha deciso di raggiungerlo nel ritiro in Carinzia: "Una bestia!". Sarebbe il capitano ideale di questa squadra, ha imparato a svolgere un nuovo ruolo (l'esterno di sinistra), scherzando dice "per tutta l'estate ho usando solo il mancino", ma ad oggi non ha la certezza di rientrare tra i titolari. Cuore e affetto nei confronti della piazza non gli mancano di certo. Giocherà o non giocherà, vestirà o meno la fascia da capitano, sarà indifferente. Morganella rimane un leader indiscusso del gruppo rosanero.

Punzi - Un'esperienza che non tutti i giovani calciatori hanno il privilegio di vivere. Lui vi è riuscito. Indipendentemente da quello che sarà il suo futuro, Andrea Punzi ha aggiunto un importante capitolo al suo bagaglio di esperienze. Per quasi venti giorni si è allenato no-stop (e da protagonista) con la Prima Squadra del Palermo. Ballardini - che doveva, anzi deve tutt'ora, fare i conti con vuoti evidenti - gli ha dato fiducia e ha ottenuto una risposta convincente. Entusiasmo e voglia di fare: caratteristiche che hanno accomunato tutti i ragazzi reduci dall'esaltante stagione con la Primavera.

Rispoli - Lo inseriamo nella categoria dei difensori, ma sappiamo che avremmo dovuto includerlo in quella degli attaccanti. Nell'idea di calcio di Ballardini, l'ex Parma ha il compito di dare manforte in continuazione ai compagni attaccanti e ai difensori. Una fascia, quella destra, da percorrere dall'inizio alla fine: presente spesso sulla trequarti avversaria, ovviamente ha più possibilità di tentare la conclusione... e anche di andare a segno.

Struna - Reduce da una stagione che lo ha visto quale protagonista in negativo, lo sloveno è ripartito da zero. Ballardini ne ha apprezzato disponibilità e capacità di adattamento: nell'ultima amichevole lo ha schierato da mezzala. Risultato? Zamparini arrabbiato e prestazione non proprio degna di nota da parte dell'ex Koper.

Vitiello - Tre indizi fanno una prova. In tutte e tre le amichevoli del ritiro pre-stagionale ha portato al braccio la fascia da capitano. La domanda adesso è un'altra. Giocherà? Si vedrà. Certo è che per essere capitano, è necessario scendere in campo. Se non si metterà in dubbio il suo impiego, Roberto Vitiello sarà il nuovo capitano del Palermo. Riconoscimento meritato e non solo perché stiamo parlando del meno giovane (o più anziano, fate voi) della banda rosanero.

P.S.: qualora non dovesse giocare Vitiello, il primo candidato ad essere capitano sarebbe Andrea Rispoli.