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Rispoli: “Racconto la mia famiglia e la mia infanzia. Mio padre giocava a calcio, poi si ruppe il ginocchio”

L'esterno del Palermo, Andrea Rispoli, è stato protagonista di una lunga intervista concessa al Corriere dello Sport. L'ex Parma, nato a Cava de' Tirreni, ha parlato della sua famiglia e della.

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L'esterno del Palermo, Andrea Rispoli, è stato protagonista di una lunga intervista concessa al Corriere dello Sport. L'ex Parma, nato a Cava de' Tirreni, ha parlato della sua famiglia e della sua infanzia. "La mia è una famiglia di ristoratori. Mio padre di giorno si spaccava la schiena e di sera lavorava come cameriere. Da lì a poco mio fratello ha aperto una serie di ristoranti. Adesso a Cava c'è solo 'La Braceria Rispoli', il cuoco è mio fratello, pensa a tutto lui. Io ho comprato un bar a Ravello, lo gestisce mio zio. Per me non rappresenta il futuro, ho la fortuna di avere un lavoro solo di nome, un divertimento che viene retribuito - ha dichiarato Rispoli -. Mio padre giocava a calcio, poi si ruppe il ginocchio. Sbagliarono l'intervento e non tornò più a giocare. Lui migliore di me? Di chiacchiere se ne fanno tante, ma io gioco in Serie A e lui fa il camieriere (ride, ndr). Scherzi a parte, da lui e da mia madre ho avuto grandi lezioni di vita. Mia madre è casalinga, lei mi accompagnava agli allenamenti a Salerno. Non ci ha fatto mai mancare nulla, rinunciava a tutto per noi. Mio nonno Vincenzo era buono, accompagnava lui stesso i malati in ospedale per dare loro conforto e speranza. Faceva del bene a tutti".