Situazione complessa e surreale per la Reggina, esclusa di fatto ad oggi dal campionato di Serie B, ed in preda ad un intricato iter giudiziario, tra aule di tribunali sportivi ed ordinari, nell'auspicio che vengano accolte le motivazioni sostenute nei ricorsi presentati al fine di ottenere la riammissione nel torneo cadetto. Intanto, i calciatori attualmente tesserati, di fatto congelati in sede di calciomercato e tra mille incognite sul proprio futuro si sono radunati per il ritiro estivo. Prossimi step focali l'udienza al Tar e il Consiglio di Stato del 29 agosto. Il ds Massimo Taib, con personalità, trasparenza e senso di responsabilità, ci ha messo la faccia, rilasciando un'interessante intervista ai microfoni di Radio Antenna Febea.
CAOS SERIE B
Reggina, Taibi: “Rivas e Di Chiara? Se non portano dei soldi non si muovono…”
LA SITUAZIONE - "La squadra deve lavorare – ha detto – perché per il 2 noi siamo fiduciosi, ci tocca esserlo ed è giusto esserlo. La squadra si deve allenare per rispetto della città. Chiaro che siamo in ritardo e che siamo al Sant’Agata, ma al momento ciò che conta non è dove facciamo il ritiro, ma che rimaniamo concentrati e sul pezzo. Il nostro stato d’animo non può essere dei migliori perché non è una bella situazione, ma i ragazzi sono concentrati e sereni. Dobbiamo lavorare in prospettiva di continuare, poi saranno i gradi di giudizio a stabilire. Io sono sempre in contatto con la proprietà per provare a trovare soluzioni. Io sono qua al Sant’Agata, anche l’anno scorso ero da solo con la squadra, il mio compito è tecnico a prescindere da chi ci sia. La squadra va ovattata, come facemmo con Stellone. Deluso da Saladini? Io porto rispetto a tutti quelli che hanno investito nella Reggina, da Praticò a Gallo a Saladini. A quest’ultimo non ho nulla da dire, al momento l’obiettivo è il 2, poi i giudizi si faranno eventualmente dopo”.
INZAGHI -“verrà domani. E’ persona straordinaria, ha fatto un lavoro importante, è il nostro allenatore al momento. Però, parlare di lui o dei singoli, è riduttivo, non ha senso. Oggi mi devo concentrare a farli allenare e se il 2 dovessero arrivare notizie positive mi siederò con ognuno di loro per capire cosa vogliono fare. L’importante è che ci sia unione per allenare questa squadra, che sia pronta.
RIVAS E DI CHIARA - "Ci sono calciatori come Di Chiara e Rivas che portano dei soldi. Se non portano dei soldi, e non vogliono andar via, non si muovono. Canotto e Camporese? Al momento non so, ma li richiederanno. Nessuno mi ha detto: ‘me ne voglio andare per forza'”.
“Io sono qua da 5 anni – la dichiarazione d’amore di Taibi – ed è sempre stato un crescendo di risultati, seppur travagliati. Sembra che io ci sia abituato. Non si offenda nessuno se dico che questa maglia la sento mia, per questa città io ho sempre anteposto i miei interessi. Per questo devo fare il massimo affinché la squadra rimanga sul pezzo. Dopo il 2, eventualmente, ci siederemo a tavolo. Ci siamo attenuti alla Legge, mi trovo stranito per la situazione, ma continuo a combattere"
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