Ha superato con successo un brutto calvario caratterizzato da due lunghi infortuni durante la sua esperienza a Palermo, ma adesso è rientrato ed il posto da titolare non lo ha lasciato più andare.
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Rajkovic: “Il mio inizio di carriera tra Wenger e il Chelsea. Quella rissa con Son ad Amburgo…”
L'intervista al centrale difensivo serbo della compagine rosanero, Slobodan Rajkovic
Slobodan Rajkovic è così diventato il perno della difesa a 4 di Roberto Stellone, anche perché altri due leader difensivi come Giuseppe Bellusci e Aljaz Struna saranno purtroppo in infermeria fino alla fine della stagione. Intervistato ai microfoni del Corriere dello Sport l'esperto centrale difensivo serbo si è raccontato partendo dall'inizio della sua carriera, per poi svelare qualche chicca sulla sua vita privata ed infine commentare questi anni passati nel club rosanero, cambiando tanti allenatori. Di seguito un estratto delle sue dichiarazioni.
INIZIO CARRIERA
"Ho passato dieci giorni con Wenger, il suo era uno sguardo di un mago. Poi si fece avanti il Chelsea, aveva più quattrini, tutti dicevano che avrei sostituito un mito come Terry. Invece, niente permesso di lavoro, fratture, una storia dannata - ha raccontato Rajkovic -. Un errore però l'ho fatto. Il Chelsea mi propose altri 5 anni di contratto che rifiutai. Avrei fatto gavetta in giro per l'Europa. Al posto giusto nel momento sbagliato, risposi che volevo firmare per una squadra nella quale giocare e crescere. Errore, ma te ne accorgi dopo... In Olanda avevo vinto 2 scudetti, ad Amburgo invece cominciai malissimo. Avevo un caratterino, è vero, mettevo naso su tutto, da primo della classe o forse studiavo da leader. In allenamento, 5 contro 5, urlai a Son: perché non passi la palla? Perché non hai fatto gol? Una parola tira l'altra, scoppiò la rissa. Il mio biglietto da visita! Tornerei indietro per non rifare le stesse cose. Ma dagli errori ho imparato".
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