"Confrontandomi con altre realtà e altre società, dal momento che siamo tutti sulla stessa barca, noto da parte di tutti la volontà di chiudere definitivamente il campionato. Ancora meglio, ultimamente è stata coniata e utilizzata l'espressione 'cristallizzare il campionato'. Mi sono fatto spiegare cosa si intenda con questo termine, e sarebbe la volontà di annullare questo campionato come se non si fosse mai giocato e rigiocarlo l'anno prossimo. Poi scendendo nel particolare mi sono reso conto che queste proposte arrivano da chi cerca di perorare la propria causa a discapito delle esigenze collettive, credo che chi ha fatto un investimento importante debba essere tutelato. In questa categoria, oltre al Palermo e al Savoia, considero anche chi si trova in zona play-off, che giustamente è arrivato al 'bordo del barattolo di marmellata' e non vuole 'ritornare nel frigo'. Non c'è unità di intenti da quello che noto, non c'è la volontà, qualora ci venisse chiesto, di trovare una soluzione comune a tutti. Io mi sono fatto portavoce di una proposta cercando di capire le esigenze di tutti, perché credo che questa tragedia alla fine dovrebbe riportarci a dei valori che sono un po' andati perduti, come ad esempio quello di mettere al primo posto il bene comune a discapito degli interessi personali. Noto invece che questo non avviene, ognuno continua a pensare ai propri interessi. Chi è nella zona play-out oggi non vuole giocare, è contraria a riprendere il campionato e favorevole a ripartire da zero l'anno prossimo. Ovviamente una posizione del genere non può trovare il consenso di tutti, proprio perché ad personam e volta soltanto a curare i propri interessi. Io da parte mia ho cercato di capire quali potessero essere le esigenze generali e ho fatto una proposta che potrebbe anche sembrare utopistica, io non voglio passare per l'artefice di chissà quale arcana soluzione. Ragionando un po' con tutti ho capito che ci sono tre filoni di interesse: chi vorrebbe se può accedere alla Lega Pro in base alla posizione in classifica, c'è chi non vuole retrocedere e c'è chi obiettivamente ha fatto una stagione dignitosa senza patemi d'animo, che non ha più nulla da chiedere a questo campionato e che logicamente, trovandosi nella condizione di dover giocare nove partite, vede la ripresa della stagione come un dispendio economico a fronte di una contingenza di criticità e una crisi economica che sta attanagliando il paese. Tutte e tre le posizioni sono condivisibili, però difficilmente si potrà creare un documento condiviso e firmato da tutti su queste basi, si deve trovare una linea generale che possa 'accontentare', o forse è meglio dire 'scontentare' meno società possibili. Ho cercato e proposto una soluzione che non ha riscosso molto successo, ossia quella che la prima squadra in classifica deve accedere di diritto alla Serie C a prescindere dai punti di distacco con la seconda e dopodiché avrei permesso di giocare i play-off", ha proseguito Rais.
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