Contratto fino a giugno 2016 con il Palermo; fiducia totale (almeno per il momento) da parte del suo presidente; stima dei tifosi del Barbera. Beppe Iachini non teme il presente e guarda già al futuro del club rosanero: vuole aprire un ciclo vincente che parte dalla salvezza da conseguire in questo campionato e culmina - chi lo sa? - con la qualificazione in Europa (traguardo mai nascosto dal patron Zamparini). Le parole magiche, per il mister marchigiano, sono tre: lavoro, serietà e identità. Noi ne aggiungiamo un'altra: fiducia. Quella fiducia che non si può fare a meno di notare fissandolo negli occhi.
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PRIMOPIANO: IACHINI GUARDA AL FUTURO
Contratto fino a giugno 2016 con il Palermo; fiducia totale (almeno per il momento) da parte del suo presidente; stima dei tifosi del Barbera. Beppe Iachini non teme il presente e guarda già al futuro del club rosanero: vuole aprire un ciclo...
Il Palermo del futuro - "Quando sono arrivato si era reduci da una retrocessione e quindi da un periodo non facile: l'obiettivo era quello di ricostruire una mentalità di squadra, dare un'organizzazione di gioco precisa ai ragazzi, riportare questi colori dove meritano di stare e riportare entusiasmo nella tifoseria. Direi che piano piano, con il lavoro, con la serietà, con l'impegno e con l'organizzazione, siamo riusciti a portare questi valori in alto. Ed è proprio su questi valori che si deve poggiare il Palermo del futuro".
Dybala, non sei arrivato - "Dybala? Con lui non ci saranno problemi, è un elemento importante della squadra. E' un ragazzo che sta vivendo un momento magico: sa che dovrà crescere e migliorare ulteriormente sotto il profilo della continuità. Ha grande stima da parte di tutti e dovrà lavorare come i suoi compagni, con grande umiltà e grande atteggiamento. Questo è pensare da grandi giocatori".
Obiettivo: costruire nuovi campioni - "Non l'ho mai nascosto. Vogliamo costruire nuovi campioni, nuovi ragazzi che potranno farsi conoscere in Europa. E' ciò che spera il presidente e la società".
E' tempo di bilanci - "Siamo in una fase di lavori, di crescita della squadra. D'altronde era prevedibile: venivamo da una promozione importante. La squadra in una nuova categoria doveva acquisire quelle certezze che la categoria richiede. I ragazzi nuovi si stanno inserendo: il processo di crescita, lo ripeto, sta andando bene. Anche se manca qualche punto alla nostra classifica".
Uno sguardo al passato, l'Empoli - "Quale partita vorrei rigiocare? Sicuramente quella di Empoli, perché da parte nostra è stata una non-partita. Per il resto la mia squadra ha avuto sempre un atteggiamento giusto. Ha giocato con personalità, commettendo solo all'inizio del campionato qualche errore. Questi errori citati forse sono stati puniti oltremisura. Meritavamo più punti. Ma guardiamo avanti, sappiamo che abbiamo una squadra molto giovane che ha bisogno di lavorare, di crescere e acquisire sempre più certezze e autostima".
Messaggio ai tifosi - "Siamo la stessa squadra dell'anno scorso con Hernandez e Lafferty in meno? Lo scorso anno siamo diventati squadra con il tempo, con il lavoro, costruendoci un'organizzazione di gioco, una mentalità che ci ha portato a fare grandi risultati. E ora stiamo lavorando per riportare quella stessa mentalità, quel medesimo atteggiamento tattico e organizzazione nella massima serie, a prescindere dagli uomini che acquisiamo. Il nostro obiettivo è quello di mantenere un'identità di gioco, sia in casa che fuori casa, facendo divertire i nostri tifosi: vogliamo raggiungere il risultato attraverso il gioco. Ci stiamo lavorando e ci auguriamo di poter soddisfare sempre i nostri supporters, facendo lievitare il valore dei nostri giocatori. Se crescono loro, crescerà anche lo spettacolo".
Match vs Genoa - "Al Ferraris per i tre punti? Noi non dobbiamo pensare di andare a fare un colpo qua e un colpo là, dobbiamo ambire a diventare una squadra vera, acquisendo un'identità precisa. Dobbiamo riconoscerci in un progetto tattico da portare avanti sia in casa che fuori casa. Quando avremo raggiunto questa identità, i risultati arriveranno di conseguenza. L'importante è che la squadra sia squadra sempre, e che vada sempre alla ricerca di continuità di prestazioni. Quando ci sono le prestazioni, le vittorie arriveranno. La piazza di Genova la conosco bene? Sì, so che è un ambiente molto caldo: sarà una sfida difficile da disputare. Posizione in classifica del Grifone? Andando a considerare le prime undici partite, dico che vi sono delle formazioni che hanno fin qui raccolto tutto ciò che hanno seminato e chi, come noi, deve pensare ad aver lasciato qualche punto per strada".
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