l'intervista

Pastore: “Tutto su Palermo e futuro. Brunori, tifo per te. Ai tifosi dico…”

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Javier Pastore si racconta tra passato, presente e futuro: le dichiarazioni rilasciate dall'ex numero 27 del Palermo

"Peccato per il Catania escluso. Spero che la rivalità si riaccenda presto, magari in A". Lo ha detto Javier Pastore, intervistato ai microfoni de "La Repubblica", edizione Palermo. Diversi i temi trattati dall'ex numero 27 del Palermo, che ha vestito la maglia rosanero dal 2009 al 2011, prima di approdare al Paris Saint-Germain: dalla sua avventura in Sicilia, ai record di Matteo Brunori. Ma non solo... "Che tristezza quando hanno portato il Palermo tra i dilettanti. La situazione era però insostenibile. La rinascita, per fortuna, è stata immediata e ora la prospettiva è incoraggiante. Ai tifosi dico di crederci e di sostenerlo", le sue parole.

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FUTURO - "Ho voglia di assumere il controllo del mio destino, scegliere la squadra giusta per rilanciarmi, vincere una scommessa personale perché le ultime stagioni non sono state le migliori. Non è tempo di smettere. Di cosa dovrei lamentarmi? Vicende straordinarie a Palermo, poi il Psg dove ho vinto 19 trofei, sono andato in Nazionale, ho giocato un Mondiale e tre coppe America, una favola che da bambino neanche immaginavo. Nel futuro, quale altra avventura? Cerco nuove motivazioni, in Europa o altrove. Un motivo per riaccendermi. Aspetto il mercato".

PALERMO - "Mia moglie è palermitana, i miei figli vanno a vedere i nonni e gli zii, recentemente ci siamo tornati un mese: se dobbiamo scappare, sappiamo dove andare. Palermo ci aspetta sempre a braccia aperte. Una città che, per me, ha un profondo significato nella quale sono cresciuto professionalmente e mi sono innamorato di Chiara. Provo forti emozioni a raccontare il passato: vivevo a Mondello, ma giravo per il centro, la gente non mi vedeva come Pastore, il Flaco, ma come un familiare, tutti avevano la mia foto e chiedevano l’autografo. Fantastico. All’inizio, non mi lasciavano neppure mangiare. Ma ero contento, mi divertivo. A volte, andavamo a palleggiare in spiaggia e le persone si avvicinavano formando un piccolo stadio; oppure, la sera, a calcetto, con Hernandez, tutti si meravigliavano perché che stavamo in mezzo a loro. Frequentavamo anche il bowling. Di notte. Lo riaprivano per noi, altrimenti non avremmo finito una partita".

BRUNORI -"Seguo alcune pagine che mostrano le migliori giocate e scopro Brunori un bomber vero che ha segnato quanto i cannonieri europei e italiani. Ha l’età per spiccare il volo e guidare la volata. La B è vicina, la squadra gioca bene e segna tanto, grazie anche a lui. Tifo per lui. Un messaggio ai tifosi? Grazie per l’affetto. Continuo a ricevere testimonianze pazzesche. Questa città e questa squadra mi accompagneranno sempre. Buona Pasqua a tutti".