di Claudio Scaglione
palermo
Parla Sorrentino: “Non parlatemi di Europa, prima la salvezza. Non ho rimpianti”
Le parole del portiere
Profilo basso e pedalare. Questo il motto dell'estremo difensore rosanero Stefano Sorrentino che a due giorni dal match contro l'Atalanta non vuole sentir parlare di Europa e pensa solo alla salvezza; si esalta per le sue parate decisive e spera nel rinnovo di Munoz.
EUROPA SÌ, EUROPA NO. "Il primo che parla d’Europa mi fa incazzare, perché la differenza tra Europa e salvezza è di 20 punti, e squadre come Milan e Lazio l’anno scorso non ci sono arrivate. Per arrivare all’Europa bisogna passare dalla salvezza, quindi perché parlarne adesso? Parliamone quando avremo raggiunto la salvezza.Non dobbiamo fare questo errore, altrimenti rischiamo di andare a Bergamo a farci asfaltare. Se stiamo ottenendo dei risultati è perché abbiamo tenuto il profilo basso".
NON CI RESTA CHE... LA SALVEZZA. "Fa piacere, non ci giro tanto intorno. Non penso tanto all’obiettivo personale, ma a quello di squadra, la cosa più importante è tirarci fuori dalla zona calda, mantenere la zona sinistra della classifica e poi devo solo continuare a lavorare come sto facendo, ottenere risultati, nonostante i capelli bianchi. Peraltro mi hanno detto che dopo che diventano bianchi poi tornano neri, non è così. Nella mia testa penso sempre di essere il portiere più scarso della categoria e ogni domenica è una battaglia per dimostrare che posso giocare in Serie A per togliermi delle soddisfazioni. Ho giocato in categorie inferiori, so che ci sono portieri molto più forti di me. Ma sono qui grazie anche all’ ignoranza".
NESSUN RIMPIANTO, NESSUN RIMORSO. "Se fossi andato alla Juve? Sarei stato già salvo, ora sarei a Doha, però non avrei giocato nemmeno una partita, o forse una soltanto.Qualcuno ha deciso così dall’alto. Sarebbe stato difficile rimanere sempre in panchina, però avrei potuto giocare in una delle squadre più famose del mondo e soprattutto avrei vissuto nella città dove vivono le mie. Ma è andata così, non mi piace guardarmi indietro, magari non vado bene oppure è semplicemente giusto così".
SULLE PARATE. "Se sono il portiere che para di più è perché i miei compagni permettono agli avversari di tirare più degli altri? Beh, il dato dice anche questo, però bisogna analizzarlo al meglio, magari valgono anche i tiri dalla distanza che si bloccano senza problemi. Andando a vedere i gol subiti si vede che qualcosa di vero c’è in questa statistica, ma è anche vero che tiriamo tantissimo in porta anche noi e da Empoli in poi sono anche soddisfatto di questo equilibrio".
MORALEZ, CHE GOL."Ho subito un gran gol da Moralez in un Atalanta-Chievo, fu l’ultima volta che ho giocato a Bergamo. E’ stato un gran gol con un tiro a giro sotto l’incrocio . Loro dovevano salvarsi. Degli altri attaccanti non ricordo, credo mi abbia fatto gol anche Denis. Però a prescindere dalle punte e dalla classifica l’Atalanta è una squadra forte, che si conosce bene, che ha un allenatore che qui ricordate bene. E’ una delle partite che più possono metterci in difficoltà, perché rischiamo di abbassare la guardia. Significherebbe che non abbiamo capito nulla e che non siamo abbastanza maturi".
INSONNIA DOPO SASSUOLO. "Nel caso in cui avessimo pareggiato col Sassuolo ci saremmo ripresi a febbraio. Dal campo aver creato così tante gol e poi pareggiare sarebbe stato da polli. Siccome c’è successo anche alla prima di campionato sarebbe stata una batosta durissima. Adesso siamo contenti, ma la nostra fortuna è stata anche che la mia parata all’ultimo secondo ci ha spaventati, magari adesso sappiamo che non possiamo nemmeno fermarci per esultare o rischiamo di subire gol. La cosa positiva è che le squadre che affrontiamo e che lottano per la salvezza riusciamo ad affrontarle con la stessa forza sia in casa che in trasferta".
RINNOVO MUNOZ. "Addio di Munoz? Speriamo tutti che rimanga, ma se dovesse andare via non giocheremo certo in 1dieci. Chi giocherà al suo posto darà il massimo e magari potrà fare anche meglio di chi sta giocando adesso".
FUTURO ROSANERO. "Un rinnovo col Palermo? Potevo andare dopo la retrocessione e non l’ho fatto. Il mio contratto scade tra un anno e mezzo. Se la società mi chiamerà per prolungare lo farò come ho sempre detto. Basta che mi chiamano, ma finora non è successo".
LE PARATE. "Delle mie parate quale preferisco? Quella che farò a Bergamo domenica prossima. A parte gli scherzi, forse assaporo ancora quella contro il Sassuolo, la notte non ho dormito per questa vittoria. Era stata una partita dominata, mille occasioni da gol, poi il pari, il nostro nuovo vantaggio e rischiavamo di pareggiare ancora".
© RIPRODUZIONE RISERVATA