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SITUAZIONE PORTIERI

Palermo, Pelagotti-Massolo e quel dualismo che può mettere in “difficoltà” Filippi

Palermo, Pelagotti-Massolo e quel dualismo che può mettere in “difficoltà” Filippi

Samuele Massolo rappresenta una valida ma mera alternativa ad Alberto Pelagotti o può insidiare concretamente la titolarità dell'ex Empoli? Scopriamolo insieme

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Di Nicolò Cilluffo.

Il Palermo di Giacomo Filippi prende forma. Un doppione per ruolo, diverse alternative per stanare le difese avversarie con interpreti che possono conferire all'undici rosa freschezza e imprevedibilità nell'arco dei canonici novanta minuti di gioco. In attesa che il direttore sportivo Renzo Castagnini completi il mosaico a disposizione del tecnico originario di Partinico, il Palermo ha una base solida da cui ripartire per affrontare da protagonista il prossimo girone C di Serie C.

L'innesto di Samuele Massolo ha implementato sicurezza ed affidabilità del pacchetto portieri rosanero. Sin dalle prime uscite del Palermo Calcio a San Gregorio Magno, l'estremo difensore classe 96' ha dimostrato, infatti, di poter insidiare la titolarità di Alberto Pelagotti. Lo stesso Giacomo Filippi ha voluto fortemente la presenza dell'ex Fermana nel proprio organico. I due hanno già lavorato insieme alla Virtus Entella e l'ex secondo di Boscaglia ha proposto alla dirigenza rosa il profilo di Massolo per sostituire Mattia Fallani rientrato alla Spal dopo il prestito biennale in Sicilia.

"Pelagotti? Ha fatto molto bene, non avevo dubbi sulle doti di Massolo e sono contento ci possa essere una sana concorrenza", così Filippi ha commentato l'ottima prestazione della saracinesca formatasi nel settore giovanile della Sampdoria a margine della vittoria in amichevole contro il Monopoli. E le due presenze da titolare ( contro Potenza e Salernitana ) nelle prime tre uscite stagionali della compagine siciliana lasciano presagire che Massolo non è un mero numero dodici ma potrebbe già essere molto di più.

Spiccata lettura delle situazioni di gioco e senso della posizione. Coraggio e ottima propensione a fare propria la sfera tirando fuori i guantoni in condizioni non particolarmente agevoli nel caos dell'area di rigore. Riflessi degni di nota, come testimoniano due grandi parate sfoderate in occasione delle amichevoli contro Monopoli e Salernitana. Personalità e carisma: componenti fondamentali per indossare la casacca di colore diverso, icona distintiva di un unicum. Samuele Massolo può rivelarsi l'arma in più di Giacomo Filippi tra i pali che avrà la possibilità di scegliere tra due portieri affidabili.

La concorrenza tra Pelagotti e l'ex Virtus Entella è sana e formativa. E questo non può che giovare a tutto l'ambiente rosanero. Stimolarsi reciprocamente, consigliarsi e confrontarsi su particolari situazioni di gioco e non solo. Proprio Massolo ha così commentato il proprio rapporto con Pelagotti nel corso della sua prima conferenza stampa da calciatore del Palermo: "Con Alberto ho legato molto anche perché è stato uno dei primi che ho conosciuto, siamo in stanza insieme e mi ha detto cosa significa indossare la maglia rosanero. Una piazza importante che merita categorie superiori, Pela un portiere importante e non posso far altro che imparare tanto da lui".

Interprete fiero di un ruolo affascinante ed ingrato, alla mercé di contestazioni, giudizi a buon mercato, appunti di ogni sorta, sparsi alla cieca e talvolta strampalati, da ogni tipologia di pulpito. Difendere la propria porta è complicato, a tratti interiormente straziante. Condividere con un valido compagno di reparto la responsabilità, interpretare al meglio un ruolo chiave, trasformando la concorrenza in virtuosa occasione di reciproca crescita sul piano professionale. L'estremo difensore costituisce ineluttabilmente baluardo imprescindibile in seno ad una squadra, un uomo solo a presidio di porta, sogni ed obiettivi di un club.

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