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“Nessun caffè in quel ristorante”, pronta la querela di Zamparini

“Nessun caffè in quel ristorante”, pronta la querela di Zamparini

La moglie di Zamparini spiega a Mediagol: “Ricostruzione priva di fondamento, per questo verrà sporta querela”

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“La ricostruzione fatta dal titolare del ristorante ‘Da Brontolo’, Danilo Fedeli, secondo cui Zamparini sarebbe andato a prendere un caffè nel locale come ogni mattina, nel giorno in cui è stato notificato il provvedimento restrittivo, è priva di fondamento e per questo sporgeremo querela”. Lo fa sapere Laura Giordani, moglie di Maurizio Zamparini, sentita dalla redazione di Mediagol.it, che congiuntamente ai suoi legali ha smentito la ricostruzione riportata dal “Messaggero Veneto” annunciando querela. Secondo quanto riferito, infatti, Maurizio Zamparini non avrebbe tenuto la condotta descritta dal quotidiano e raccontata attraverso un’intervista al proprietario del ristorante ‘Brontolo’ “dove il sig. Zamparini NON si è MAI recato”.

Secondo quanto riportato dal quotidiano, Fedeli avrebbe dichiarato: “Maurizio viene da noi a bere il caffè quasi ogni giorno. Lo conosciamo bene. E' stato qui anche questa mattina, ma non abbiamo parlato di quanto accaduto, una vicenda molto delicata. Non ha dato l'impressione di essere turbato. E' un uomo riservato, che non fa trasparire le sue emozioni. Apparentemente sembrava tutto come al solito. Purtroppo sappiamo che non è così. E' una persona gentile e tranquilla, un uomo cordiale e dai modi garbati, insomma un signore".

Come ha avuto modo di leggere Mediagol nell’esposto firmato da Zamparini: “Nell’intervista il predetto avrebbe dichiarato che io andrei a bere un caffè quasi ogni giorno presso il predetto locale e che in particolare, anche il giorno prima della pubblicazione dell’articolo (nonostante io già fossi agli arresti domiciliari) ciò sarebbe successo specificando che non sarei apparso turbato e tutto sembrava come al solito. Tali dichiarazioni sono palesemente false e prive di ogni veridicità e mi accusano ingiustamente di avere violato le prescrizioni alle quali sono sottoposto ed alle quali mi attengo scrupolosamente.

Io, come tutti coloro che mi conoscono e conoscono le mie abitudini, non solo non sono solito ad andare a prendere il caffè in quel locale, ma in quel locale non ricordo di aver mai messo piede e tale Danilo Fedele non lo conoscono e non saprei neanche riconoscerlo.

Ritengo che nella migliore delle ipotesi si tratti di uno scomposto tentativo di millantare una conoscenza, forse a fini pubblicitari, senza nemmeno rendersi conto di quello che si afferma e della gravità di tali dichiarazioni”.