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palermo
"Cosa ne sarà del mio futuro? Il destino di ognuno di noi appartiene a Dio. Non riesco a immaginare come sarò e cosa farò tra 10 anni. Se me lo chiedete, vi dico che spero di essere ancora un calciatore". Matheus Cassini è un ragazzo determinato, ma come spiegato a più riprese da Beppe Iachini, di fronte al brasiliano vi sono ampi margini di miglioramento. Aspetti e sfaccettature da limare per abbandonare lo stato di acerbo, aggettivo usato dal tecnico per far comprendere come attualmente l'ex Corinthians non possa rientrare tra i titolari della squadra rosa. "Il calcio italiano è molto diverso dal nostro, quello brasiliano - le parole di Matheus ai microfoni di una radio carioca -. Sto ancora soffrendo per il passaggio da un continente a un altro, da una realtà ad un'altra. Ma non voglio abbattermi, sto responsabilizzandomi ogni giorno che passa, sto crescendo a dismisura in questo senso", conclude il classe '96.
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