Da Montecarlo parla Roberto Mancini, che ha lasciato la sua impronta del piede sulla 'Promenade de Champions' al Golden Foot. Inizia esprimendo il suo parere sul playoff che dovrà affrontare l'Italia: "Giocare un Mondiale senza l’Italia non sarebbe la stessa cosa. Avrà un po’ di pressione, è normale, nonostante questo credo che si qualificherà. La Svezia è un avversario difficile, ma gli azzurri hanno nelle loro corde la possibilità di staccare il pass per i Mondiali". La competizione si svolgerà in Russia, proprio quella Russia dove lui vive attualmente in quanto allenatore dello Zenit San Pietroburgo, ecco cosa ha detto a proposito dell'organizzazione dei Mondiali: "Il Paese si sta preparando al meglio, gli stadi sono incredibili. A livello di organizzazione è perfetta".
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Mancini: “Allenare l’Italia sarebbe un onore. L’Inter aveva preso Dybala, doveva pagare quanto chiesto da Zamparini… “
Il tecnico dello Zenit presente al Golden Foot ha affrontato l'argomento Nazionale azzurra, non nascondendo il desiderio di poterla allenare in futuro. Retroscena Dybala e bacchettata all'Inter...
Poi fa un pensierino per allenare la Nazionale azzurra in futuro: "Penso che ogni allenatore abbia questo sogno, guidare gli azzurri sarebbe un motivo di orgoglio. Sarebbe un onore oltre che un piacere". Ovviamente non può non parlare dell'Inter: "Ha avuto difficoltà qualche anno fa. Ha costruito con tanta pazienza, è lì ed è in alto. Può lottare per vincere lo scudetto. Napoli e Roma l’anno scorso hanno conteso fino alla fine, quest’anno sarà più avvincente. La Juve è sempre la Juve, si pensa sempre che possa perderlo: sarà un bel campionato perché ci sono 4/5 squadre che possono lottare. Rammarico per non essere riuscito a prendere Dybala? L’Inter poteva aver chiuso il suo acquisto - racconta Mancini, andandoci giù pesante con la dirigenza nerazzurra - Con il Palermo l’affare era già fatto, bastava alzare l’offerta. Se metti sul tavolo 25 milioni e te ne chiedono 35, per un giocatore così un sacrificio va fatto e stop. Si vedeva lontano un miglio che sarebbe diventato un campione. E può migliorare ancora molto. Bisognava solo avere il coraggio di anticipare la Juventus...".
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