Un esonero dai contorni ancora difficilmente spiegabili. A sessione di mercato chiusa e con una squadra che, nonostante una chiara involuzione atletica e psicologica, veleggiava ancora al secondo posto in classifica dopo un buon girone di andata concluso in testa al campionato.
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Lupo-Mediagol: “Zamparini sa di aver un fatto un grave errore ad esonerarmi. La verità è una sola…”
Zamparini chiama in causa Fabio Lupo imputandogli lacune operative e responsabilità in merito ai mancati arrivi in rosanero di Puscas e Di Carmine nella scorsa sessione invernale di mercato: l'ex ds replica e racconta la sua verità...
Un rapporto saldo con lo spogliatoio e l'ambiente, feeling e sinergia con il tecnico Tedino ed il suo staff. Ciò nonostante, Fabio Lupo venne bruscamente sollevato dall'incarico e sostituito da Aladino Valoti a sua volta congedato dopo tre mesi di lavoro privi di traccia professionale tangibile.
Il dirigente abruzzese venne inopinatamente bollato a capro espiatorio di una crisi che, come poi dimostrato dai fatti nel prosieguo della stagione, aveva molti padri ed era figlia di numerosi errori gestionali e programmatici ascrivibili in primis alle scelte della proprietà.
Oggi Zamparini è tornato a parlare dell'esonero di Fabio Lupo, additandolo come responsabile del mancato arrivo a gennaio scorso di George Puscas e Samuel Di Carmine, in netta contrapposizione con quanto asserito dall'ex dirigente rosanero e dagli stessi protagonisti delle serrate trattative poi sfumate sul filo di lana.
Fabio Lupo non ci sta e ricostruisce la sua versione dei fatti in esclusiva ai microfoni di Mediagol.it.
"La realtà è che il presidente sa di aver fatto un gravissimo errore nel mandarmi via, ma questo non lo dico io ma i fatti. Sono andato via secondo in classifica, con una squadra che ha vinto 4-1 che si stava ritrovando e che dopo una settimana vinse contro il Frosinone, ma che da quel momento in poi è precipitata. Il presidente sa di aver fatto una grave errore che gli è costato davvero tanto e adesso quindi cerca di dare delle giustificazioni, ma rimane il fatto che il mio esonero rimane ingiusto e ingiustificato. Quella squadra era comunque forte indipendentemente da Moreo o dai possibili acquisti successivi, perché era una squadra che è arrivata prima in mezzo a mille difficoltà e che stava ripartendo dopo aver trovato il giusto equilibrio. Non sono più bravo di Valoti o meno bravo di Foschi, sono una persona che ha esperienza e che aveva trovato un punto di equilibrio tra tutte le componenti in una stagione difficilissima per il Palermo. Il presidente ha voluto alterare questo equilibrio su consiglio di qualcuno che da anni continua a fare danni al Palermo, ma che continua ad essere ascoltato. Questa è la verità, il mio esonero è stato ingiusto e ingiustificato e a confermarlo sono le dichiarazioni di Zamparini che un giorno dice una cosa e un giorno un’altra perché in realtà sono delle non ragioni. Dico questo con grande serenità e spero comunque di non doverci più tornare soprattutto per amore dei tifosi palermitani che ne avranno le tasche piene. Spero che Rino Foschi sia all’altezza della sua carriera e costruisca un Palermo forte in grado di tornare in serie A e questo lo dico in principio per l’amore per questa città che mi ha voluto bene e mi ha stimato riconoscendomi gli errori e le cose fatte bene. Spero che questa città possa tornare a sorridere calcisticamente parlando".
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