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Luca Toni: “Da Palermo a Berlino, ecco il mio ricordo a tinte rosanero. Il mio erede…”

Le dichiarazioni del doppio ex della sfida di domani sera tra Fiorentina e Palermo, Luca Toni.

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"Cos’hanno rappresentato Palermo e Fiorentina per la mia carriera? Sono state due piazze importantissime".

A raccontarlo Luca Toni, ex centravanti di Palermo e Fiorentina che domani si affronteranno nel posticipo della 15esima giornata. In un'intervista a 'La Nazione', l'attuale dirigente dell'Hellas Verona (pochi giorni fa ha superato l'esame da direttore sportivo) ha poi proseguito: "A Palermo sono stato affascinato dal progetto, dalla Serie A sono sceso in B e ho segnato 50 gol in due campionati - ha detto -. A Firenze è arrivata la consacrazione definitiva, anche qui tante reti e tanti personali raggiunti”.

RICORDO ROSA -"Cosa ricordo più volentieri delle stagioni in rosanero? I 50 gol in due anni non si dimenticano facilmente. Prima i 30 gol realizzati in B, poi i 20 in A. All'epoca, quando giocavo nel Brescia, scelsi Palermo proprio perché affascinato da quel progetto e alla fine è arrivata la Nazionale. Nella stagione 2004-05, inoltre, arrivammo sesti in campionato centra la UEFA - ha detto -. Mi porto dietro qualcosa di ogni città, da Palermo a Berlino tutte hanno significato molto per me. L'esplosione della carriera a Palermo, la consacrazione di Firenze e Monaco e soprattutto l'indimenticabile 'notte mondiale' di Berlino".

EREDE -"Può essere Kalinic l’erede di Toni in viola? Siamo due attaccanti con caratteristiche diverse. Anche il gioco che Prandelli dava alla Fiorentina si discosta da quello che sta dando Sousa, dunque cambia il modo di sfruttare il centravanti. Kalinic ha dimostrato di avere un buon fiuto del gol”.