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LIVERANI: “VOLEVO ABEL, TUTTO SU LODI. CIGARINI, SVELO UN SEGRETO”

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L'intervista all'ex rosanero

Intervistato in esclusiva da Leandro Ficarra e Claudio Scaglione della redazione di Mediagol.it, l'ex centrocampista del Palermo, Fabio Liverani, ha affrontato diversi temi legati al mercato rosanero: da Rigoni a Maresca, passando per Lodi allenato durante la breve esperienza al Genoa. Infine un retroscena su Cigarini, risalente a qualche anno fa.

LIVERANI: "INDICATO A ZAMPA MIO EREDE"

Come confermato più volte dallo stesso allenatore Iachini, nella campagna estiva di mercato il Palermo dovrà tentare di potenziare con due giocatori ogni ruolo dello scacchiere. A centrocampo sono diversi i nomi dei papabili a vestire la maglia rosa: Cigarini, Lodi, Rigoni ... e l'elenco potrebbe continuare. Per fare il punto della situazione, la redazione di Mediagol.it ha intervistato in esclusiva l'ex play del Palermo, Fabio Liverani. "Tre o quattro anni fa - ha raccontato l'ex giocatore romano a Mediagol.it -, quando mi ero rotto il ginocchio, e mi chiesero con chi programmare il dopo-Liverani, dissi subito Cigarini. Probabilmente sarebbe stato anche più facile prenderlo allora e si sarebbe potuto risparmiare qualcosa. Oggi è un giocatore importante, di livello nazionale, che ha fatto molto bene a Bergamo. Cigarini sarebbe un'ottima soluzione, un giocatore che per età, qualità ed esperienza è molto buono".

"LODI DA CATANIA A PALERMO? LA PENSO COSÌ"

Intervistato in esclusiva dalla redazione di Mediagol.it, Fabio Liverani si è pronunciato sull'ormai noto interessamento del Palermo per Francesco Lodi. L'ex regista rosanero, quindi, si è soffermato sulla questione ambientale: La militanza al Catania del  play campano può realmente fungere da ostacolo per un suo eventuale passaggio al club di viale del Fante? "Io Lodi l'ho avuto come calciatore. Veniva da due anni di Catania giocati ad alti livelli, si staccava da un ambiente in cui tutti gli riconoscevano determinate qualità. Poi è arrivato a Genoa e ha trovato un ambiente nuovo, dei compagni nuovi e una situazione nuova - ha raccontato Liverani a Mediagol.it -. Probabilmente non siamo riusciti a valorizzarlo nel migliore dei modi per quel breve  periodo in cui ci sono stato io alla guida del Grifone. Penso che poi ha patito anche il cambio di modulo. Infine è tornato a Catania, insomma un anno intenso per lui. Quanto al suo trascorso rossazzurro e alla possibilità che l'ipotesi Palermo possa tramontare per questo motivo, dico che io, ragazzo cresciuto con la Roma nel cuore, sono stato bene cinque alla Lazio: addirittura dei biancocelesti ne sono diventato capitano. Certo, l'inizio è stato difficile, ma poi c'è stato grande rispetto, considerazione, grande voler bene da parte del popolo laziale. Io non ho mai voluto cedere a queste situazioni, non l'ho mai fatto da calciatore e non lo farò da allenatore. Però è una scelta personale, poi dipenderà dal calciatore. Io ho fatto certe scelte perché do importanza al fatto che una società mi voglia. Nel caso di Lodi, se avessi la volontà di fare la Serie A a certi livelli, se la società volesse fare dei cambiamenti vista la retrocessione e se avessi un'offerta importante che mi permettesse di poter crescere, non darei troppo peso ai campanilismi. Anche perché non ho mai mancato di rispetto ai miei tifosi in campo e non lo farei a quelli per cui giocherò in futuro".

"VOLEVO ABEL AL GENOA? ECCO VERITÀ"

Nel corso dell'intervista esclusiva rilasciata ai microfoni di Mediagol.it, l'ex giocatore del PalermoFabio Liverani è tornato sulla questione Abel Hernandez: ad agosto del 2013, il Genoa - allora allenato da Liverani stesso - aveva avanzato una importante offerta al Palermo per l'uruguayano, ma l'affare sfumò. "Ho giocato insieme ad Abel e penso possa fare la differenza per le società medio-piccole di Serie A e può essere una buona alternativa per le prime 6-7 squadre - ha detto Liverani a Mediagol.it -. È un giocatore di qualità, dalla grande accelerazione, capace anche come realizzatore. Ha discreta esperienza internazionale, ha già fatto la Confederations Cup con l'Uruguay e sta per fare il Mondiale. Lo si aspetta da un po' troppo tempo perché essendo ancora un classe '90 è da diversi anni che è sulla bocca di tutti. Lo volevo perché pensavo potesse essere un bene per tutti cambiare. Anche il ragazzo dopo tanti anni poteva cambiare ambiente e rimettersi in gioco, non avrebbe avuto più scuse e poteva costruirsi un nuovo futuro. Per qualità nel Genoa ci poteva stare alla grande".

"CIGARINI-RIGONI? OCCHIO, C'È MARESCA"

L'ex regista del Palermo Fabio Liverani ha rilasciato un'intervista esclusiva alla redazione di Mediagol.it: oggetto di discussione il mercato che i rosa condurranno in questa estate. Tra i principali nomi che circolano, quelli di Luca Rigoni e Cigarini. "Rigoni è un giocatore differente, più difensivo e meno regista di Lodi e Cigarini. Non dimentichiamo però che nel Palermo c'è uno come Maresca, non bisogna sovrapporre certe situazioni e l'equilibrio di spogliatoio è importantissimo - ha detto Liverani a Mediagol.it -. Il Palermo è una neopromossa e deve pensare a riconfermarsi nel massimo campionato per poter programmare. Qualche anno fa probabilmente Maresca poteva anche adeguarsi a giocare da mezzala, ma oggi è davvero difficile, il suo ruolo è quello del playmaker".

"IO E GATTUSO POCA GAVETTA? MIA IDEA"

Fabio Liverani e Gennaro Gattuso. Nel corso della loro carriera da calciatori i due si sono ben messi in mostra nella zona nevralgica del campo. Ma una volta appese le scarpe al chiodo, la prima esperienza alla guida di una squadra non è stata fin troppo positiva, anzi: dopo nemmeno dieci giornate di campionato, i due sono stati esonerati rispettivamente alla panchina del Genoa e del Palermo. Intervistato in esclusiva da Mediagol.it, Liverani ha commentato questo parallelismo. "Nel calcio prendere qualsiasi allenatore è sempre una scommessa, purtroppo nel nostro caso non c'è stata la possibilità di continuare in una certa maniera, si è cambiato, si è scelto così. In entrambi i casi comunque le cose sono andate bene, il Palermo è stato promosso e il Genoa si è salvato, per noi era importante iniziare, anche se di certo si sperava di fare una stagione migliore, però questo è il tipo di carriera che abbiamo scelto e sapevamo a cosa andavamo incontro. La gavetta ci sarebbe servita? Non lo so, io ho fatto due anni di settore giovanile al Genoa prima di sedermi sulla panchina della prima squadra, è capitata questa occasione e come in tutte le cose serve del tempo. E' giusto fare un paio d'anni nel settore giovanile per capire come lavorare da allenatore, poi le situazioni possono cambiare in tanti modi, dalla stagione come va. Ci sono tecnici che sono partiti subito dalle prime squadre, senza passare dal settore giovanile, e non hanno avuto nessuna difficoltà. Solo il tempo può dire se fare più gavetta sarebbe stato meglio per una carriera".

"TUTTO SU DYBALA. SUO FUTURO..."

C'è spazio anche per parlare di Paulo Dybala, nel corso dell'intervista esclusiva rilasciata da Fabio Liverani in esclusiva a Mediagol.it. "Penso possa essere una seconda punta di movimento, se è in condizione lo vedo anche in un 4-2-3-1, può giocare anche dietro la punta, ha grandissimi colpi, ha qualità e quantità - ha detto Liverani a Mediagol.it -. E' normale che al primo anno abbia faticato un po' di più perché è stato catapultato in un calcio molto tattico che lascia poco spazio e ha pagato un po' questo. L'anno di B lo ha fatto crescere, ha capito un po' di più il calcio italiano, quelle che sono le difficoltà e come uscirne. Il prossimo anno potrà essere di transizione per capire al meglio la Serie A. E' giovane e ha tutto il tempo per crescere almeno un paio di stagioni in una squadra come il Palermo".

"PERINETTI-ZAMPA, LORO SANNO VERITÀ"

L'ex centrocampista del Palermo, Fabio Liverani, è stato intervistato in esclusiva dalla redazione di Mediagol.it: oggetto di discussione anche l'addio dato da Giorgio Perinetti al Palermo. "Le decisioni e le motivazioni che hanno portato a tutto ciò potranno svelarle solo i diretti interessati. Il presidente Zamparini lo conosciamo, vuole sempre gente motivata, fa questi cambiamenti per tenere tutti sulla corda e ricevere sempre il massimo - ha spiegato Liverani a Mediagol.it -. E' un cambiamento abbastanza opinabile, ma va rispettato perché a farlo è un presidente che ha portato questa città in Europa e stabilmente in Serie A gli si può rimproverare qualcosa solo per la B dell'anno scorso, ma per il resto solo stagioni positive".

"CERAVOLO ALLA JUVE NON PER CASO"

"Conosco bene Perinetti e Ceravolo: li conosco dai tempi del settore giovanile, da più di vent'anni. Sono due grandi professionisti, che hanno lavorato entrambi in un grande club come la Juventus. Sono cresciuti lavorando coi ragazzi e poi con le prime squadre". A parlare è Fabio Liverani: l'ex giocatore del Palermo è stato intervistato in esclusiva dalla redazione di Mediagol.it a proposito del cambio in dirigenza rosanero. "Ceravolo - ha aggiunto - lo conobbi quando facevo il settore giovanile, l'ho incontrato durante un Torneo di Viareggio. E' un grande professionista, un conoscitore di calcio che ha lavorato nella Juventus e non ci si lavora per caso. Ha fatto anche altre esperienze tra prime squadre e giovanili, gli auguro di fare un grande lavoro e non penso che Perinetti tarderà a trovare una nuova collocazione".

"QUANDO PREZIOSI BRUCIÒ ZAMPARINI"

Nel corso della sua carriera, Fabio Liverani ha lavorato con diversi presidenti istrionici e passionali: da Preziosi a Lotito, passando per Gaucci e Maurizio Zamparini. Intervistato in esclusiva dalla redazione di Mediagol.it, l'ex regista rosanero ha speso qualche dichiarazione sui patron che lo hanno visto crescere calcisticamente. "Nei vari momenti del mio futuro mi piacerebbe tornare a lavorare con tutti loro. Con tutti quanti ci sono stati momenti positivi e meno positivi, anche scontri. Si tratta di cose puramente calcistiche: c'è anche la possibilità poi di rincontrarsi e trovare dei momenti positivi. In un ruolo come quello da tecnico sarebbe anche motivo di crescita. Zamparini è arrivato poco dopo Preziosi a offrirmi una panchina del settore giovanile? E' vero e lo ringrazierò sempre. Sembrava che ci fossimo lasciati male, invece la stima c'era - ha raccontato Liverani a Mediagol.it -. Probabilmente in quel momento c'erano obiettivi diversi, purtroppo io sono una persona che dà molto peso alle parole date e mi ero già promesso a Preziosi, però mi ha fatto piacere che Zamparini abbia pensato a me".

"NAZIONALE? VI DICO LA MIA. MIO FUTURO..."

Intervistato in esclusiva dalla redazione di Mediagol.it, l'ex play-maker del Palermo, Fabio Liverani si è espresso sul potenziale dell'attuale Nazionale allenata da Cesare Prandelli. "La forza di questa squadra è di credere e pensare che la cosa più importante sia valorizzare il meglio che si ha - ha sostenuto Liverani a Mediagol.it -. Ad oggi c'è grande qualità nelle scelte del centrocampo, grande esperienza internazionale e abilità nel palleggio. Prandelli valuta quella come l'arma più importante e di conseguenza poi muoverà gli altri giocatori. Come sempre la nazionale azzurra farà un buon mondiale, ma il primo girone è molto difficile. Sarà dura eliminare una tra Uruguay e Inghilterra, poi però negli scontri diretti diventa difficile eliminare l'Italia".

Infine per Liverani una breve chiosa sul suo futuro.

"Il mio obiettivo è di continuare a lavorare anno dopo anno: paradossalmente tra calcio giocato e calcio da allenatore non mi era mai successo di stare fermo. Speriamo che quest'anno io possa trovare una squadra già in partenza, se non dovesse essere così, aspetterò e vedrò cosa succederà durante l'anno. Spero di poter trovare una soluzione che mi permetta di lavorare con tranquillità e senza l'affanno del risultato fin da subito".