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PALERMO

Filippi: “Il confronto con Saraniti e la gestione del gruppo. Non leggo i social”

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Giacomo Filippi ed il Palermo: un connubio professionale che proseguirà anche nella prossima stagione della compagine rosanero nel campionato di Serie C.

Giacomo Filippi svela i contorni della sua prima vera esperienza da tecnico della prima squadra, dopo diverse stagioni in cui ha egregiamente interpretato il ruolo di vice allenatore. Un impatto probante ma estremamente positivo sul piano della gestione tattica e relazionale del gruppo, corroborato dal raggiungimento di risultati positivi e traguardi apprezzabili in ragione di premesse e criticità che hanno caratterizzato la stagione del Palermo.

L'ex vice di Boscaglia ha affrontato varie tematiche, tra passato, presente e futuro, nel corso di un'intevista concessa ai microfoni di Trm 13.

"Gestione di un gruppo? Il ruolo dell'allenatore è estremamente complicato, non credevo ci fossero così tanti ostacoli. Ti rendi conto delle molteplici difficoltà, come quella di gestire una squadra di 25-30 elementi. Credo che il segreto sia la trasparenza, non condivido il fatto di dare troppe spiegazioni ai calciatori. Mi è capitato soltanto con Saraniti prima del match con la Juve Stabia, dove ho spiegato ad Andrea le motivazioni e lui è stato bravissimo a comprendere la mia decisione. Utilizzo tali criteri con tutto me stesso, portando avanti sempre le mie idee. Cambiare girone? Economicamente, non intendendomene, non so quanto convenga, ma logisticamente sarebbe più semplice raggiungere città come Trento piuttosto che arrivare a Monopoli o Francavilla. È vero anche, però, che le squadre del sud spendono molto di più per la gestione della stagione. Il nostro girone è un raggruppamento di ferro, dove tantissime squadre hanno tifoserie eccellenti e le città vivono di calcio, per cui tutte le società devono mettere mano al portafoglio in maniera più ingente e costruire un organico sempre più competitivo. Io non leggo altro se non la rassegna stampa che manda la società. Non ha senso leggere social, dietro lo schermo non sai mai chi trovi e non serve farsi film superflui dei quali non mi importa. Io mantengo sempre il mio equilibrio, aldilà che le cose vadano bene o male. Tempo libero? Guardo tante partite di Serie C e B, oltre che di Serie D dove ci sono tanti giovani interessanti che possono facilmente emergere. I campionati esteri non li guardo spesso, anche perchè non ho tantissimo tempo libero. Quando non si parla di calcio tratto solo la vita quotidiana, con la mia compagna e le mie figlie".