Cesar Falletti si racconta.
serie b
Falletti si racconta: “Papà voleva facessi il muratore, mamma mi incoraggiò. Debbo tutto a…”
L'intervista al trequartista uruguaiano dei rosanero, Cesar Falletti, giunto al Palermo durante l'ultima sessione di mercato
Il trequartista uruguaiano in forza al club rosanero, giunto al Palermo durante l'ultima sessione di calciomercato dopo le esperienze in Serie B con la Ternana e in A col Bologna, ha parlato della propria esperienza di vita nel corso di un'emozionante intervista concessa a Il Corriere dello Sport, all'interno della quale non sono mancati dei momenti toccanti.
Il fantasista classe 1992 racconta dapprima delle sue origini italiane (il trisavolo era infatti di Genova) e delle proprie lotte da emigrante nel mondo del calcio, per inseguire il sogno di diventare un giocatore professionista: "Papà voleva che diventassi muratore o che cantassi e suonassi con la chitarra nelle feste. Fu mamma, che da giovane giocava a calcio, ad incoraggiarmi. Correvo e basta. Senza idoli. Cerco sempre il nido. Il tempo delle sofferenze non è finito".
Sofferenze che, però, lo hanno poi portato a diventare calciatore professionista in Italia: "Debbo tutto al signor Cuenca che oggi non c'è più. Mi prese dalla strada e mi diede un futuro. Purtroppo non ha potuto vedere i miei progressi. È morto quando sono andato alla Ternana. Fu un fulmine a ciel sereno. Vado ad allenarmi e… 'Preparati devi volare in Italia. Quando? Subito!'. Probabilmente sarei finito per strada…", un ricordo che lo fa scoppiare in lacrime.
Clicca qui per la seconda parte dell'intervista: (Falletti: “Tedino ed io sogniamo il Palermo in A, non paragonatemi a Coronado. Mia moglie…”)
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