Sampdoria e Lazio. Sono queste le due squadre contro cui Paulo Dybala è riuscito a timbrare il cartellino nella prima stagione in Serie A (2012-13). Due anni dopo, sempre nella massima serie italiana, rieccolo ferire la formazione ligure nella giornata che ha aperto il campionato del Palermo. Adesso gli uomini di Stefano Pioli lo aspettano al varco, ancora una volta tra le mura amiche. Ha fame di gol il gioiello numero 9 argentino. Vuole contribuire in prima persona a confezionare il primo successo del Palermo.
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Dybala sfida la Lazio: “Voglio il gol. Felice di essere al Palermo. E quei video di Maradona…”
Sampdoria e Lazio. Sono queste le due squadre contro cui Paulo Dybala è riuscito a timbrare il cartellino nella prima stagione in Serie A (2012-13). Due anni dopo, sempre nella massima serie italiana, rieccolo ferire la formazione ligure nella...
Far sempre di più - "Voglio migliorarmi ogni giorno di più: per esempio mi piacerebbe segnare come fatto contro la Sampdoria. Penso che come singolo posso fare sicuramente di più. E' stato un peccato non riuscire a segnare al San Paolo mercoledì. Quando sono uscito dal terreno di gioco senza aver fatto gol ci sono rimasto male: per noi argentini il San Paolo è un po’ un tempio. Ero un po' arrabbiato per non aver trovato la rete, ma sono felice per Vazquez".
Vazquez e Maradona - "Il rapporto tra me e Vazquez c’era già prima di arrivare a Palermo, però dopo la promozione siamo stati insieme anche in Argentina. In settimana io e Vazquez abbiamo visto un video con Maradona che faceva delle magie nel riscaldamento e poi quando siamo entrati al San Paolo hanno messo la stessa canzone ed è stato molto emozionante".
Palermo e nient'altro - "Sono felice di essere rimasto a Palermo perché qui mi hanno sempre trattato bene e dato fiducia. Così prima di cominciare il campionato ci tenevo molto a rimanere qui. Sia il mister che il presidente e i compagni mi hanno sempre voluto fortemente trattenere. Quando c’è stata un’offerta per me non ho avuto dubbi e sono voluto restare in rosanero".
Contatti con l'Inter? - "Potevo finire all’Inter? Sono contatti che ci sono stati con l’Instituto, penso sia vero perché i giornali non parlavano d’altro. Però sono cose che possono sapere nel mio ex club, il mio procuratore non mi ha mai detto nulla di concreto sull’argomento".
Amarezza al San Paolo - "Quando sono stato sostituito a Napoli, ero un po' arrabbiato perché speravo di far gol, ma non ci sono riuscito in una partita che è finita 3-3. Al San Paolo, invece, mi è piaciuto tantissimo fare l’assist per Belotti: la cosa più bella è stata veder venire verso di me Andrea per abbracciarmi quando ha segnato".
Differenze con il 2013 - "Rispetto all’anno della retrocessione è cambiato un po’ tutto. In quella stagione lì si sono susseguiti più allenatori, mentre adesso siamo da quasi un anno con Iachini. Sono cambiate tantissime cose e penso che in campo si veda".
Enigma Mascardi - "La verità su Mascardi? Lui non è mai stato il mio procuratore, è un intermediario che ha lavorato alla mia cessione al Palermo. Il contenzioso che c’è però non mi preoccupa, sono cose che riguardano la società".
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