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De Zerbi: “A Palermo non avevo voce sul mercato, c’era un’aria pesante. Io e Zamparini…”

De Zerbi: “A Palermo non avevo voce sul mercato, c’era un’aria pesante. Io e Zamparini…”

Il tecnico del Benevento ritorna sull'esperienza vissuta in rosanero della scorsa stagione e sulle problematiche del rapporto col patron Maurizio Zamparini...

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Dopo un inizio disastroso il Benevento si sta finalmente rialzando.

Pur rimanendo ancora distante dalla zona salvezza la compagine campana è riuscita a vincere due partite consecutive che hanno improvvisamente riacceso una flebile luce di speranza nell'ambiente. Il merito di aver motivato un gruppo ormai allo sbando è senz'altro da attribuire a Roberto De Zerbi. L'ex tecnico del Palermo aveva vissuto una situazione abbastanza simile l'anno scorso coi rosaneroed ha saputo cogliere gli insegnamenti di quella parentesi difficile: "Mi è servita tantissimo. Ho conosciuto la categoria, creandomi così un bagaglio tattico. L'anno scorso non ho resistito al fascino della Serie A, ero reduce dalla delusione per l'esonero a Foggia e non ho riflettuto sui rischi che mi prendevo a Palermo. Lì tutti contestavano Zamparini, c'era un'aria pesante. I rapporti col patron? Sapevo a cosa andavo incontro alla guida del Palermo, dove non ho avuto voce in capitolo sul mercato. Tutti conosciamo Maurizio Zamparini: purtroppo fa fatica a gestire i lunedì - ha spiegato alla Gazzetta dello Sport il tecnico del club giallorosso- con Vigorito ho un bel rapporto, ci confrontiamo. Per i rinforzi il presidente segue i miei consigli, così come io valuto i giocatori scelti da Vigorito".

CICCIRETTI - "Ha grandi qualità, però ormai era difficile per lui continuare a lavorare in un ambiente dove era criticato. Giocatore importante, può arrivare a certi livelli, ma dovrà imparare, con gli atteggiamenti giusti, a gestire la sua crescita".

SCUDETTO - "Il Napoli ha i mezzi per farcela, con organizzazione di gioco, struttura collaudata e ambiente straordinario. La Juventus, però, è abituata a vincere, ha la forza per continuare a stupire. Quali allenatori apprezzo di più? Pep Guardiola resta su un altro pianeta, è il mio preferito. Poi Gasperini, Giampaolo e Spalletti. Ma seguo con curiosità Grosso, che a Bari sta lavorando alla grande".