Sono pochi i palermitani che sono riusciti ad affermarsi con la maglia rosanero, ma non sono tantissimi nemmeno quelli che ce l'hanno fatta senza.
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D’Agostino, allenatore Francavilla: “Povero Palermo mio, spiego perché ti ho lasciato e non sono più tornato”
L'ex regista dell'Udinese ha parlato alla Gazzetta dello Sport del suo addio al club rosanero da giovanissimo e del suo mancato ritorno.
Uno di loro è sicuramente Gaetano D'Agostino, cresciuto nel settore giovanile del Palermo, ma esploso da regista dell'Udinese, tanto che un'estate fu addirittura vicinissimo al Real Madrid. Poi non se ne fece nulla, come non si fece nulla di diversi presunti interessamenti del club di viale del Fante ad un suo ritorno all'ombra di Monte Pellegrino. Adesso D'Agostino sfiderà i rosanero in Coppa Italia da allenatore, alla guida del Francavilla. "Sarà bellissimo tornare al Barbera in un'altra veste, quella da allenatore. Ho fatto il settore giovanile con la maglia rosanero, il legame è molto particolare, anche con la città, nella quale sono nato. Ho ancora tanti amici lì, Palermo è sempre nel mio cuore, ci mancherebbe. Da palermitano dispiace assistere a questa situazione. La società stava diventando un'oasi felice per il calcio italiano, da lì sono passati calciatori importanti, che poi sono stati lanciati come Dybala, Cavani, Pastore, Vazquez, solo per dirne alcuni. C'è dispiacere da parte mia nel vedere questo scenario, il calcio però è fatto di cicli, ci sta che una società possa vivere momenti bui e spero che il Palermo possa rialzarsi già da questa stagione".
IL PERCHE' DELL'ADDIO - "In quel momento la squadra era in Serie C, ma c' era un settore giovanile importante, da cui uscivano calciatori promettenti. Fui chiamato dalla Roma e accettai, andando a fare la Primavera in una squadra di Serie A. Io vicino al ritorno da calciatore affermato? Solo voci, in 2-3 circostanze. Mai nulla di davvero concreto, non posso dire che ci sia stata una trattativa con il Palermo, nonostante diverse volte ci sia stato interesse. Mi sarebbe piaciuto ma la mia carriera ha preso sempre delle strade diverse da quelle della squadra della mia città".
LA SFIDA DI COPPA ITALIA - "Ci proveremo, com'è normale che sia. Abbiamo rispetto del Palermo, è superiore a noi, ma cercheremo di vincere perché ci stiamo allenando bene e abbiamo iniziato la stagione in maniera positiva".
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