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Cittadella-Palermo, Di Donato: “Rapporto con Corini? Dico tutto. City Group…”

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Le dichiarazioni di Daniele Di Donato, ex calciatore del Palermo

Quattro intense stagioni trascorse con la maglia del Palermo per Daniele Di Donato. Anni intensi ed indelebili per il calciatore abruzzese, che con i rosanero ha conquistato la storica promozione in Serie A nel 2003/2004. L'attuale tecnico del Latina però non prenderà parte al massimo campionato, almeno, non con la casacca rosanero. Siena, Arezzo e Ascoli in ordine cronologico per Di Donato, che concluderà la carriera tra le fila del Cittadella. In particolare, l'ultimo spezzone di gara da professionista sarà proprio un Cittadella-Palermo di cadetteria nel 2013/14, terminato con la vittoria dei siciliani e la promozione in A.

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Gara con un sapore particolare quindi quella tra i veneti e il Palermo, che sabato pomeriggio andrà in scena al "Tombolato" nella ventinovesima giornata di Serie B. Compagno di squadra, nonchè amico, di Di Donato è stato Eugenio Corini, adesso tecnico del Palermo. "Da lui c’era sempre da imparare. Sembra serio, ma vi posso assicurare che, negli spogliatoi, piace anche a lui scherzare". Esordisce così l'allenatore di Giulianova sul collega di Bagnolo Mella, in un'intervista alle colonne de "La Repubblica".

"Corini in campo? Un altro allenatore. Faceva la differenza e nelle difficoltà trovava l’aspetto positivo. Un predestinato. Il curriculum parla chiaro e in questa stagione è stato bravo a ricostruire la formazione superando durissimi ostacoli. Un vero “Genio". Di Donato prosegue ricordando la promozione al secondo anno di gestione Zamparini: "Eravamo come il Napoli di oggi. Non c’era storia, alcuni sarebbero diventati campioni del mondo. L’intera città giocava e gioiva con noi. Tutti ubriachi di felicità, i volti dipinti in maniera bizzarra, il concerto della “Filippini band” sotto la curva nord, Guidolin, Zamparini, Foschi portati in trionfo. Strade, vicoli e palazzi tutti con un vessillo rosanero per celebrare l’impresa. Giravamo come pazzi senza capire nulla, il divertimento durò a lungo"

Spazio poi al rapporto con gli ex compagni, molti dei quali allenatori tra la B e la C, come Fabio Grosso e Lamberto Zauli. Menzione anche su Silvio Baldini, Di Donato prosegue così: "Grosso stupisce con questo Frosinone straordinario lanciato verso la A. L’ho incontrato di recente a Coverciano per la consegna delle panchine d’oro. Ci siamo abbracciati. C’era anche Zauli e gli ho ricordato che il 25 marzo a Latina ospiteremo il Crotone … Lamberto è stato decisivo per i miei progressi: in allenamento chiedevo di marcarlo perché se potevo stargli dietro, non avrei avuto problema con altri avversari. Ho visto anche Baldini, uomo con la U maiuscola e bravissimo tecnico. La sua bellezza è che si espone senza filtri, potrà dare fastidio ma è da apprezzare. Il suo esonero scaturì da una lite con Zamparini, la squadra era super, avremmo trionfato anche con lui"

Attenzione anche sulla situazione di classifica in Serie B, l'ex Palermo e Siena si sofferma in particolare sul passaggio del club rosanero nelle mani del City Football Group: "Chi per la promozione? In B, non si può mai dire. Ancora è lunga. Il Genoa è tornato secondo, il Bari non molla, il Sudtirol è la sorpresa e mi fa piacere che un mio ex calciatore Odogwu ne stia facendo le fortune, il Cagliari con Ranieri sembra rinato, e non dimentichiamo il Pisa e, con il Parma, quel fenomeno di Vazquez. La stessa Reggina, malgrado il periodo negativo, è in corsa. Palermo? Con il passaggio al City Group può pensare in grande. Basta solo un po’ di pazienza. Corini è riuscito a creare un’identità forte e a gennaio ha preso elementi che fanno la differenza come Verre e Tutino. Può diventare la mina vagante dei play-off».

Chiosa finale sul Cittadella, che come detto sarà il prossimo avversario del Palermo in campionato: "Ho chiuso la miacarriera in quella piazza, in un ambiente sano e familiare. Piano piano, Cittadella sta prendendo quota. Attenzione, sarà una sfida difficile. Non hanno nulla da perdere e ti affrontano con la testa libera. Responsabile del settore giovanile è La Grotteria. Siamo arrivati in sede lo stesso giorno nel 2000. A me sono rimaste impresse la serietà del posto e la crescita continua". Conclude così Daniele Di Donato al noto quotidiano.