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Calciopoli: Sampdoria-Palermo del 2005 e quel rigore inesistente fischiato dall’arbitro Copelli…

Calciopoli: Sampdoria-Palermo del 2005 e quel rigore inesistente fischiato dall’arbitro Copelli…

Il rigore si rivelò inesistente e l'allora ds del Palermo, Rino Foschi, attaccò pesantemente l'assistente dellarbitro che, prontamente, il 19 aprile chiamò Leonardo Meani, addetto agli arbitri del Milan

Mediagol8

Era il 16 aprile 2005 e il Palermo di Francesco Guidolin si giocava un posto in Champions League contro la Sampdoria. Il match fu combattuto fino allultimo, ma i rosa persero la sfida europea per 1-0 a causa di un rigore assegnato ai blucerchiati per un presunto fallo di mano di Fabio Grosso segnalato dal guardalinee Cristiano Copelli.

Il rigore si rivelò inesistente e l'allora ds del Palermo Rino Foschi attaccò pesantemente l'assistente dellarbitro che, prontamente, il 19 aprile chiamò Leonardo Meani, addetto agli arbitri del Milan.

Ecco qualche passaggio della telefonata sospetta pubblicata da "Tuttosport":

Copelli: Leo? Ti disturbo? Hai due minuti da dedicarmi?

Meani: Certo, dimmi.

Copelli: No, adesso mi sono rotto, sai che non ho mai detto o fatto nien­te, perché ho sempre voluto andare avanti con le mi armi. Ma adesso ba­sta. ieri sera ho visto la trasmissio­ne Sky e c’era Foschi, c’era anche Franco Ordine, De Biasi, l’altro che non mi ricordo che c’è sempre... Sconcerti. Adesso Foschi ha girato...

Meani: Sì! Ha girato tutto!

Copelli: Ha girato tutto come attacco per­sonale a me, tutto quanto. Io ho chie­sto scusa, io ho sbagliato, la manife­stazione non è stata corretta, chiedo scusa, però questo assistente dopo un errore del genere è inqualificabile, è una persona che non deve prende­re più in mano la bandierina. Andate­vi a prendere tutti gli articoli sono an­ni che ne ha combinato a non finire. Al che Boban è intervenuto e ha det­to: guardi Foschi, che Copelli è uno degli assistenti internazionali ed è uno che...

Meani: E’ candidato ad andare ai Mon­diali

Copelli: No, ha detto: uno dei più bravi. Al­lora Foschi ha detto: no, guardi non ha capito, questo non deve più pren­dere in mano una bandierina, non deve più uscire su un campo di cal­cio, è uno dei mali delle partite di cal­cio. E’ intervenuto De Biasi e Fo­schi ha ribattuto: no Gianni, ti cono­sco da tanto tempo, ma non hai ca­pito questo assistente non deve più uscire. E allora no! Non ci sto...

Meani: Allora sai cosa faccio ora, chiamo Braida che è suo amico, e gli dico: senti, dì a Foschi di piantarla!

Copelli: No, soprattutto, il problema qual è? Lui in campo mi ha detto di tutto e io sono stato zitto.

Meani: Sì, si vedeva il labiale che diceva: lasciate stare è pazzo, è pazzo!