A pochi giorni al debutto ufficiale in stagione, Il Palermo di Bruno Tedino è ancora una squadra allo stadio embrionale. Un vero e proprio puzzle indefinito in termini di forma e struttura. Troppi i tasselli provvisori, altrettanti quelli mancanti per completare l'organico a disposizione dell'ex tecnico del Pordenone.
serie b
Calciomercato Palermo, tutti i nodi da sciogliere: rebus Puscas, grana scontenti e futuro Nestorovski…
Interrogativi irrisolti e questioni spinose di difficile lettura. La Coppa Italia incombe ma sono ancora tante le operazioni da definire in chiave mercato per completare l'organico a disposizione di Tedino. Da Puscas a Ragusa, al futuro di...
La rosa che sfiderà il Vicenza nel turno eliminatorio di Tim Cup al "Barbera" subirà certamente sostanziali modifiche da qui alla fine della sessione estiva del calciomercato. Ridimensionare il monte ingaggi, trovare una soluzione per i cosiddetti scontenti e capitalizzarne al meglio la cessione, ultimare quelle operazioni in entrata indispensabili per conferire alla compagine siciliana un grado di competitività credibile in ottica promozione.
Il lavoro del responsabile dell'area tecnica, Rino Foschi, è tutt'altro che agevole ed il dirigente romagnolo è atteso da una quindicina di giorni di fuoco.
Casi spinosi equamente ripartiti in ogni reparto.
Bellusci è dichiaratamente sul mercato, in quanto non in sintonia con l'attuale gestione tecnica e detentore di un ingaggio non in linea con i nuovi parametri del club all'insegna dell'austerity in serie cadetta. Spinge per cambiare aria anche Aljaz Struna, nonostante l'attuale ingaggio dello sloveno sia tutto sommato sostenibile per le casse rosanero. L'ex Carpi vorrebbe testare i suoi progressi in categoria superiore o al limite provare una nuova esperienza all'estero (timidi sondaggi di Werder Brema e Amburgo fronte Bundesliga).
Stima del tecnico e legame con la piazza potrebbero trattenere in rosanero il centrale serbo, Slobodan Rajkovic, per il cui futuro è oggetto di studio e pianificazione una bozza di prolungamento contrattuale, con tanto di spalmatura dell'ingaggio, che gli consenta di proseguire la sua avventura alla corte di Tedino.
Stessa sorte potrebbe toccare, spostandosi in zona nevralgica, anche a Mato Jajalo a cui gli estimatori in Italia ed all'estero non mancano di certo: Cagliari, Chievo, Tolosa e Aek Atene, tra le altre, hanno mosso più di un passo per provare a trovare un'intesa con il Palermo e acquisire le prestazioni del nazionale bosniaco. Tuttavia, la distanza tra le offerte(non oltre 1,5 milioni) e la richiesta del club rosanero (poco più di 2 milioni) non è mai stata colmata e l'ipotesi di cedere il centrocampista con la formula del prestito con diritto di riscatto non è contemplata dalla dirigenza di viale del Fante. Pilastro e leader, in campo e nello spogliatoio, Mato Jajalo perfettamente integrato nel capoluogo siciliano e ormai legato alla causa rosanero, potrebbe ricorrere anche lui al piano spalmatura accettando di buon grado una permanenza in Sicilia con tanto di prolungamento del rapporto contrattuale.
Tedino vuole trattenere Chochev, nonostante l'entourage del bulgaro si spenda in fitti giri d'orizzonte per trovare una collocazione in Serie A al centrocampista, fin qui senza grande successo.
Virando sulle corsie, vi sono le grane Rispoli e Aleesami. Entrambi desiderosi di rilanciarsi in categoria superiore, entrambi reduci da una stagione non esaltante, entrambi in scadenza nel 2019 e senza pretendenti particolarmente pressanti e determinate sul mercato. Cursori alti a tutta fascia, i due non sono, per caratteristiche tecniche, particolarmente idonei a fungere da esterni bassi in un 4-3-1-2, altro elemento di matrice tattica che ne suggerisce la cessione e che fa il paio con l'aspetto motivazionale. Foschi temporeggia e non vuole svilirne il cartellino, pur consapevole che sia per l'ex Parma che per il nazionale norvegese l'addio sarà quasi inevitabile. Anche in questo caso, al netto di sondaggi interlocutori, mancano offerte concrete e plausibili per due esterni che teoricamente in serie cadetta avrebbero dovuto fare la differenza.
La situazione in seno al reparto offensivo è caratterizzata da innumerevoli incognite.
Il tormentone Puscas dovrebbe trovare un epilogo, non necessariamente positivo, entro la fine di questa settimana.
Il Palermo ha alzato leggermente la posta, incrementando il livello dei bonus nell'ambito della proposta contrattuale al classe 1996 per cercare di avvicinarsi quanto più possibile alla richiesta del calciatore in termini di ingaggio. Foschi inizia a perdere la pazienza e non tollererà ulteriori tentennamenti. L'intesa con l'Inter, trasferimento a titolo definitivo o prestito oneroso con obbligo di riscatto, è definita sulla base di circa 3,5 milioni di euro.
Il calciatore temporeggia, in attesa di una offerta dalla serie A e tentato anche dalla corte dell'Hellas Verona, che insidia i rosa anche per il cartellino di Dawidowicz, ma i margini per ulteriori approfondite riflessioni sembrano essersi ormai esauriti.
Da un probabile arrivo ad una partenza che non è più così certa.
Il futuro di Ilija Nestorovski è ancora tutto da decifrare. Valore del cartellino crollato, pretendenti in Serie A ad oggi inesistenti, mercato estero (Inghilterra, Russia, Turchia) limitato ad una serie di evanescenti sondaggi effettuati più dall'entourage del calciatore che non dai club potenzialmente interessati al suo cartellino.
Il classe 1990 scalpita per la cessione ma lo scenario allo stato attuale resta stantio e molto complicato. Se non dovesse sorgere una soluzione improvvisa ed estemporanea in extremis, l'ipotesi di un Nestorovski per il terzo anno consecutivo in rosanero potrebbe clamorosamente assumere contorni plausibili. Secondo indiscrezioni raccolte dalla redazione di Mediagol.it, tra entourage del bomber macedone e dirigenza rosanero si comincia anche a vagliare un piano di spalmatura e rimodulazione dell'accordo legato ad un'eventuale, sorprendente, permanenza dell'ex Inter Zapresic in Sicilia.
A quel punto anche le strategie in entrata nel reparto andrebbero nuovamente ponderate.
Antonino Ragusa è un calciatore che Rino Foschi conosce molto bene. Esterno offensivo ideale per il 4-3-3 dotato di rapidità e buona tecnica di base, abile a tagliare alle spalle della linea difensiva avversaria ed attaccare la profondità, letale nell'uno contro uno. Legato al Sassuolo da un contratto con scadenza 2020, il classe 1990 nato a Messina potrebbe arrivare con la formula del prestito con diritto di riscatto in favore del club rosanero.
I buoni uffici di Foschi con la Juventus hanno sortito una prelazione sul talentuoso centrocampista offensivo della cantera bianconera, Luca Clemenza, già fantasista dell'Ascoli nello scorso campionato cadetto. Trequartista duttile, dotato di estro, tecnica individuale e pregevoli qualità balistiche, ha incantato gli addetti ai lavori nel corso della sfida dell International Champions Cup tra bianconeri e Benfica, realizzando un gol di notevole fattura e denotando grande personalità. La Juventus deciderà adesso con calma il percorso ideale per la maturazione del ragazzo: Palermo è considerata una buona soluzione ma eventuali richieste provenienti dalla massima serie potrebbero cambiare le carte in tavola. Foschi non perde d'occhio anche il classe 1998 Raul Asencio, già messosi in evidenza con la maglia dell'Avellino, per il quale vi era un'intesa interlocutoria con il club di Preziosi per un trasferimento in Sicilia con la formula del prestito. Le pretendenti per il gioiellino di proprietà del club ligure si sono moltiplicate nel corso di queste settimane ed il calciatore fa gola a diversi club di B con ambizioni di promozione.
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