Calciomercato Palermo: prosegue la caccia al vice Aleesami, Matteo Rubin è più di un’idea. La situazione

Si è concluso un week end particolarmente intenso per il direttore sportivo del Palermo, Fabio Lupo.

Il confronto con Maurizio Zamparini per definire le linee guida strategiche ed operative in vista di questi ultimi nove giorni di mercato, il match di campionato vissuto come sempre a stretto contatto con la squadra e pareggiato contro lo Spezia, una serie di incontri con agenti ed operatori di mercato. E' stata comunque una domenica di lavoro per il ds rosanero che ha seguito dal vivo due tra le sfide più interessanti del 21esimo turno di Serie A: da La Spezia, Fabio Lupo si è spostato a Genova per assistere a Sampdoria-Fiorentina, per poi presenziare a San Siro, in occasione del big match Inter-Roma.

Proprio nella giornata di ieri, l'ennesimo faccia a faccia con Beppe Accardi, agente dell'attaccante esterno guineano, Carlos Embalo. Situazione in standby permanente e braccio di ferro in corso. Ribadite le rispettive posizioni: il procuratore del calciatore spinge affinché il numero 11 rosa lasci il Palermo al fine di approdare in un club che garantisca al suo assistito continuità di impiego e contingenze tattiche consone alle sue doti.

Il dirigente abruzzese ha ribadito con fermezza la volontà del club rosanero di riflettere con attenzione prima di privarsi di un calciatore che, per duttilità e caratteristiche, è ritenuto estremamente prezioso dal tecnico Bruno Tedino.

Il placet alla partenza di Embalo verrà dato in ogni caso quando il Palermo avrà concretamente centrato i due obiettivi tuttora nel mirino per completare il mosaico a disposizione del coach ex Pordenone: un esterno sinistro mancino naturale che funga da vice Aleesami e un attaccante che completi il roster offensivo della capolista del torneo cadetto.

Secondo indiscrezioni raccolte dalla redazione di Mediagol.it, la rete di scouting che coadiuva il direttore sportivo rosanero avrebbe, negli ultimi giorni, vagliato con particolare attenzione vari profili giovani e di prospettiva che potessero costituire valide alternative al nazionale norvegese sulla corsia di sinistra. Al momento, nessuno degli interpreti posti all'attenzione del dirigente abruzzese ha convinto del tutto in relazione al rapporto prezzo-qualità. Ragion per cui, prende campo l'ipotesi di un identikit diverso per il ruolo, ovvero un profilo più esperto, di acclarata affidabilità in categoria, pronto da subito e possibilmente italiano. Requisiti insiti nel curriculum di Matteo Rubin, esterno sinistro classe '87, attualmente in forza al Foggia.

Un'idea sorta nell'ambito delle consuete consultazioni con agenti ed operatori di mercato in virtù del poco spazio che l'esterno sinistro nativo di Bassano del Grappa sta trovando attualmente nella compagine pugliese. Il giocatore è legato al Foggia da un contratto in scadenza nel giugno del 2019 e non rientra più dei piani del tecnico Stroppa. Rubin potrebbe costituire una soluzione ideale in grado di fornire un contributo fattivo sin da subito alle sorti della squadra di Tedino. Un primo confronto interlocutorio tra l'entourage del calciatore e il ds rosanero avrebbe confermato i margini di fattibilità dell'operazione, che potrebbe essere imbastita con il Foggia sulla base dell'acquisizione del cartellino a titolo definito a costi estremamente contenuti.