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Aronica: “City paziente con Corini. Parma prima, secondo posto Cremonese o Venezia”

Palermo
Le dichiarazioni dell'ex difensore di Palermo e Napoli, Salvatore Aronica, in merito alle possibilità di promozione in Serie A della squadra di Eugenio Corini.
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Parola a Salvatore Aronica. Il difensore palermitano è intervenuto ai microfoni di Tv Play per fare il punto sul campionato di Serie B e per parlare del "suo" Palermo. Ecco, di seguito, le sue dichiarazioni.

SERIE B- "Vedo un campionato di B molto equilibrato con tante squadre vogliose di conquistare la Serie A, come per esempio il mio Palermo. Credo, ad ogni modo, che il Parma abbia l’organico più competitivo per raggiungere la promozione diretta. Il secondo posto secondo me se lo giocheranno Cremonese e Venezia, le altre si daranno battaglia nei playoff".

ALLENATORI B- "L’allenatore di B che mi ha sorpreso di più è Gorini che fino a qualche settimana fa stava facendo benissimo col Cittadella. Lo conosco e so che competenze e qualità importanti. La proprietà estera del Palermo ha dimostrato, invece, pazienza nei confronti di Corini, probabilmente se il Palermo avesse avuto una dirigenza italiana le cose sarebbero cambiate già da qualche tempo. Corini ora sta raccogliendo punti”.

IL PASSATO- "Il mio periodo al Palermo da calciatore? Sono arrivato a gennaio del 2013 in un momento complicato. Erano gli ultimi anni della gestione Zamparini e non c’era progettualità, tant’è che da lì a poco il club poi fallì. Non ho rimpianti, sono arrivato a vestire la maglia del Palermo dopo tanti anni fuori. Messina, Reggina, Napoli, sono state tutte tappe importanti. Avevo lasciato la città a 16 anni per trasferirmi alla Juve, per questo sono stato contento di essere tornato. Mi aspettavo un epilogo diverso e non una retrocessione a fine carriera. Ricordo felice? Sicuramente il pari contro il Catania nel derby, visto che i tifosi ci hanno accolto con delle B giganti. Seppur poi arrivò comunque la retrocessione, non essere retrocessi al Massimino fu importante per me”.

UN PALERMITANO NEL PALERMO- "Per un palermitano non è facilissimo giocare con la maglia del Palermo. C’è grande calore, tutti pensano al calcio: stampa, amici, famiglia. Penso, però, che fare il calciatore sia il lavoro più bello di tutti, quindi mi sento di dire che fa parte del contesto".

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