Un talento tutto da scoprire. Quasi due mesi fa, il Palermo ha pescato dal Belgio un attaccante di cui ancora si conosce poco. Maurizio Zamparini ha dato ascolto al procuratore di Mato Jajalo che a maggio gli sussurrò di comprare Aleksandar Trajkovski prima che altri club avessero iniziato a prendere sul serio l'ipotesi di ingaggiarlo. Il presidente rosanero è stato tempestivo e fulmineo. Così, oggi eccolo qua, Aleksandar. 23enne macedone dalle belle speranze. E' già capitano della sua Nazionale e tra qualche giorno partirà alla volta di Coccaglio per intraprendere questa sua nuova avventura, quella coi siciliani. Per conoscere al meglio il nuovo-acquisto rosa, la redazione di Mediagol.it ha contattato in esclusiva Francky Dury, allenatore dello Zulte Waregem (squadra belga da cui il Palermo ha acquistato Trajkovski).
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All. Zulte Waregem-Mediagol: “Tutto su Aleksandar Trajkovski, grandi pregi e un aspetto da migliorare. Professionista esemplare e lottatore, un po’ di tempo e vi stupirà. Duarte…”
L'intervista all'ex allenatore del macedone
Intervista realizzata da Claudio Scaglione
Caratteristiche e ruolo -"Si tratta di un attaccante dotato di buona tecnica, di una elevata capacità di dribblare l'avversario e palleggiare coi compagni. Inoltre è reattivo, esplosivo, riesce a dare la sua impronta alla partita, sfruttando le sue doti. Tra queste il tiro dalla media distanza. A mio avviso, la sua migliore posizione è quella di centravanti. Non è altissimo (180 centimetri), però sa proteggere adeguatamente la palla spalle alla porta. Nella maggior parte delle partite, però, con me ha agito da trequartista, per così dire da numero 10. Con ottimi risultati, peraltro. La sfida adesso per lui è rendere al meglio, in qualunque ruolo d'attacco venga impiegato, accrescendo il numero di gol e di assist".
Due aspetti da migliorare -"Sono fiducioso nei confronti della sua maturazione. Ci sono pochi aspetti in cui deve migliorare, tra questi l'ultimo passaggio e il colpo di testa, oltre al fatto che dovrebbe abituarsi a usare più spesso il piede debole, il sinistro. Perché in area di rigore non c'è tempo di calciare sempre con la gamba più forte, bisogna essere rapaci. Riguardo ai suoi punti di forza, pochi dubbi: la sua potenza fisica e la capacità di proteggere la sfera nonostante la pressione degli avversari".
Lottatore educato - "Che tipo di ragazzo è caratterialmente parlando? E' un tipo abbastanza determinato, è l'ultimo ad arrendersi, un professionista. Fa gruppo coi compagni, è corretto, accetta le decisioni dell'allenatore ed è un giovane educato. Ha un profilo apprezzabile: poi questa indole la si può notare anche in partita, dove non dà per perso nessun pallone, non dà per perso nessun match".
Serie A-campionato belga, due mondi differenti -"Il passaggio dalla Jupiler League al calcio italiano? Non sarà semplice. Aleksandar dovrà avere pazienza, perché noterà sin da subito come i ritmi di partita saranno diversi. La Serie A, inoltre, è un campionato molto competitivo, abbina tattica e fisicità. Ci vuole disciplina e pazienza. Gli servirà un po' di tempo per ambientarsi. E' normale, d'altronde. Se avrà modo di giocare con continuità sin dai primi mesi, potrà effettuare il salto di qualità che cambierà la propria carriera. Non dovesse succedere, nessuna preoccupazione. Ha tutti i mezzi e la personalità per emergere nel giro di poco tempo. Non si farà scappare questo importante treno della sua vita".
Palermo, prendi Duarte. Muro invalicabile -"Oscar Duarte è un importante centrale difensivo: è quasi imbattibile nell'uno contro uno, nei duelli aerei, è un calciatore umile e che mantiene il profilo basso. Ho avuto modo di conoscerlo e mi sbilancio: nei prossimi anni, avrà modo di esplodere definitivamente in Europa, è un vincente".
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