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Sannino-Mediagol: “Le mie due quarantene e la verità sull’Honved. Palermo nel cuore, tifosi top. Tutto su Dybala e Ilicic, quella lite a Mondello con Zamparini…”

Mediagol77

"Credo che l'anno in cui sono stato a Palermo è stato un anno comunque intenso e umanamente straordinario ed è stata la stagione in cui ho avuto più richieste in Serie A. Ricordo che sono andato via e poi sono ritornato sostituendo Gasperini che è poi diventato un grande allenatore e al quale vorrei rivolgere i miei sinceri complimenti. Quando tornai ricordo che facemmo undici partite di grande livello e riuscimmo a uscire fuori dalla zona retrocessione fino a quella maledetta  gara casalinga contro il Bologna. La sfida terminò 1-1 e quindi restammo sempre in zona calda, peccato perché ci fu un errore di Sorrentino che permise a Gabbiadini di firmare il pari dei felsinei. Questa retrocessione è difficile da digerire e ricordare, ma io la porto nel cuore perché l'ultima partita della stagione ci ritrovammo tantissima gente allo stadio che aveva comunque apprezzato i nostri sforzi e la voglia indomita di lottare fino all'ultimo secondo. Palermo è una piazza straordinaria e i suoi tifosi che mi hanno dato tanto e mi sono rimasti nel cuore, è stata un'esperienza davvero fantastica. Dybala? Era un predestinato fin da quando è arrivato a Palermo, il talento è sempre stato presente, cristallino e tangibile in lui anche se all'inizio ha pagato la poca fisicità. Un giocatore che fin da subito vedevi che aveva un qualcosa in più rispetto agli altri, un talento che giocava con innata naturalezza ed una certa semplicità anche nelle fasi più difficili del match. Con me non ha giocato tantissimo ma direi che le sue partite le ha fatte, ma credo che si sia consacrato definitivamente nella stagione successiva con Iachini in panchina. Alla Juventus credo che abbia fatto vedere grandi cose, dimostrando già quello che potrà potenzialmente fare anche in futuro, c'è stato un momento in cui lo abbiamo osannato tutti e un successivo momento fisiologico di calo. Io giudico un giocatore non per le singole prestazioni per quello che è nel suo complesso: un ragazzo pulito, un talento straordinario e un campione puro che può aspirare a giocare in top club europei di grande levatura, sebbene la Juventus in Italia e in Europa sia un club più che blasonato. Ilicic?   Josip è diverso da Paulo, sia per ruolo sia per caratteristiche fisiche e tecniche, ma hanno entrambi una classe cristallina. Quando tornai a Palermo ricordo che lo sloveno acquisì fiducia, brillantezza e continuità, segnò anche diverse reti, a Firenze giocò in modo altalenante al contrario di quello che sta facendo all'Atalanta dove sta davvero primeggiando. Ha messo a segno quattro reti in una sola gara in Champions League che gli sono valse un record. Gli auguro tutto il bene del mondo perché è un ragazzo che merita e spero che possa continuare a fare bene con questa società, magari regalando qualche sorriso ai tifosi nerazzurri dopo questo momento drammatico che la città e l'Italia intera stanno purtroppo vivendo".

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