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Sannino-Mediagol: “Le mie due quarantene e la verità sull’Honved. Palermo nel cuore, tifosi top. Tutto su Dybala e Ilicic, quella lite a Mondello con Zamparini…”

Mediagol77

"Io sono tornato in Italia nel momento in cui è scoppiato il primo caso qui in Lombardia e quando sono ritornato a Budapest c'erano già i primi controlli (misurazione temperatura) in aeroporto. Avendo il club ungherese delle accademie e di conseguenza 100/150 ragazzi che vivono, mangiano, dormono e studiano nello stesso complesso non appena rientrato mi hanno consigliato di non avvicinarmi a loro dato che provenivo da una zona abbastanza colpita dal virus. Il mio staff, intanto, continuava a lavorare mentre io purtroppo fui costretto alla quarantena e di conseguenza saltai tre gare in panchina tra le quali vi era anche la sfida valida per i quarti di finale della Coppa nazionale. Quando ho terminato il periodo di isolamento sono tornato normalmente al lavoro e ci siamo anche qualificati per la semifinale di coppa, finché non hanno sospeso il campionato e l'attività agonistica come in tutti gli altri paesi del mondo. Quando è successo tutto questo il mio secondo che si era appena sposato e aveva la mamma sola, nel vedere la situazione complicarsi progressivamente ha deciso di andare a casa per stare vicino ai suoi. Il mio preparatore dei portieri Avramov, quando hanno interrotto la stagione, ha deciso di tornare a casa per paura che chiudessero le frontiere, lui ha una bimba piccola alla quale ragionevolmente voleva stare vicino. In seguito ho parlato anche gli altri miei tre collaboratori, mi sono confrontato con loro e non sapendo quando e se sarebbero ripartiti i campionati, abbiamo deciso insieme di tornare a casa dalle nostre famiglie a causa della situazione anomala. Non sono mai stato allontanato dal club come ho letto da qualche parte né ho vissuto situazioni simili. 

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