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Sacchi gioca la corsa scudetto: “Juventus e Napoli così forti ma così diverse. Ecco chi la spunterà tra Allegri e Sarri…”

Sacchi gioca la corsa scudetto: “Juventus e Napoli così forti ma così diverse. Ecco chi la spunterà tra Allegri e Sarri…”

Le dichiarazioni dell'ex ct della Nazionale Arrigo Sacchi sulla corsa scudetto che vede come principali protagoniste il Napoli di Sarri e la Juventus di Allegri.

Mediagol93

Nel corso di un'intervista concessa a 'La Gazzetta dello Sport', Arrigo Sacchi, ex ct azzurro, parla della corsa scudetto che attualmente vede come principali favorite la Juventus di Massimiliano Allegri, squadra vincitrice degli ultimi sei campionati che hanno portato i bianconeri a quota 33 scudetti, e il Napoli di Maurizio Sarri, una compagine che emoziona e convince sempre di più, in cerca della vetta della classifica già da qualche anno: "Le due pretendenti allo scudetto sono assai diverse, da una parte la Juventus di Andrea Agnelli, Marotta e Allegri, un club storico, poderoso, competente, ricco, plurivittorioso. Dall’altra il Napoli che vanta pochi allori, con De Laurentiis, impegnato giustamente a fare quadrare i conti, che si affida al gioco di Sarri e all’entusiasmo dei propri giocatori. A livello economico e di esperienza non ci sarebbe storia. Allegri è un magistrale interprete del nostro calcio, Sarri ha la vocazione del calcio totale.

L'atteggiamento, secondo l'ex allenatore del Milan, - diametralmente opposto fra le due squadre - potrebbe quindi essere determinante per stabilire la vincitrice del titolo, Juventus e Napoli sono formazioni con qualità ed approcci molto diverse fra loro ma molto vicine in termini di classifica: "Entrambi gli allenatori interpretano al meglio le direttive societarie: quella juventina pragmatica, che chiede al proprio allenatore di “vincere” e non considera così importanti spettacolo ed emozioni. Dall’altra parte il Napoli che può sperare di superare il forte avversario solo attraverso i valori e un impegno esemplare dei propri atleti. Allegri punta molto sul tatticismo, sul singolo e sulla prudenza. Un gestore eccellente con idee chiare, un cultore di altissimo livello del calcio italiano. Maneggia con sapienza l’essenza dei propri calciatori così come gli acquisti e le cessioni. Un vincente che non tradisce la nostra ortodossia: prima difendersi e poi colpire. Le vittorie dei tre campionati consecutivi e i due straordinari secondi posti in Champions ne certificano il valore. Sarri ha pochi successi in bacheca, le sue vittorie sono le emozioni e lo spettacolo che i suoi ragazzi elargiscono a piene mani. Il suo calcio è uno show che gratifica i propri interpreti, dandogli sicurezze che la propria ridotta esperienza non potrebbe consentire".