PSG, l’ammissione di Neymar: “Quando calcio le punizioni non penso a Ronaldinho. Mbappé è come un figlio”

Il Paris Saint-Germain prende il volo.

Ieri sera, nel match di Champions League giocato contro l'Anderlecht di Hein Vanhaezebrouck, la squadra di Unai Emery ha vinto e convinto, portandosi in vetta alla classifica del gruppo B a punteggio pieno. Si tratta della miglior partenza di sempre: nove punti conquistati, dodici gol fatti e zero subiti.

Nella serata di Bruxelles, d'altra parte, sono stati quattro le reti siglate dai parigini. A timbrare il cartellino, tutte le stelle d'attacco del PSG: Mbappé, Cavani, Neymar e Di Maria. Sì, Neymar. Il talento ex Barcellona, al suo nono sigillo stagionale, ha messo a segno il gol del 3-0: una gran rete su punizione con tocco 'alla Ronaldinho'.

"Sto ancora imparando. Ronaldinho ha sempre tirato calci di punizione 'intelligenti'. Però onestamente non ho pensato a questo quando ho calciato - ha ammesso Neymar al termine della gara contro l'Anderlecht -. Soltanto dopo che ho tirato, ho capito che i nostri calci di punizione erano simili. Volevo mettere la palla al di sopra della barriera, poi ho capito che la barriera stava per saltare; a quel punto l'ho tirata vicino al suolo".

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Su Mbappé... - Il brasiliano, ai microfoni di Esporte Interativo, ha poi speso parole al miele per il compagno di squadra, Kylian Mbappé, arrivato in estate alla corte di Emery in prestito con diritto di riscatto dal Monaco per aggirare il fair play finanziario: nel 2018 costerà circa 180 milioni di euro. "Kylian è come un figlio. Fa cose davvero belle, è un grandissimo giocatore. Penso abbia tutte le qualità per diventare uno dei calciatori più importanti di sempre. Io tifo per lui e cercherò di aiutarlo nel modo migliore possibile. Spero di fare per lui quello che Messi ha fatto per me a Barcellona", ha concluso Neymar.

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