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Pro Vercelli, il presidente Secondo: “Clamoroso il rifiuto di Comi di trasferirsi al Palermo. Rosanero in D con un pubblico di 20mila persone…”

"Guadagna il doppio del tetto massimo prefissato e fino ad ora è stato ai margini del progetto tecnico. Il suo atteggiamento non ci è piaciuto"

Mediagol92

Parla il numero della Pro Vercelli.

Il club piemontese è ripartito dalla Lega Pro, dopo la retrocessione dalla Serie B nella scorsa stagione. Un ottimo mercato quello fatto dalla dirigenza dei biancocrociati tra conferme e nuovi arrivi. Intervenuto in conferenza stampa il presidente Massimo Secondo ha parlato delle operazioni effettuate dalla sua squadra: "Abbiamo dovuto ridimensionare il budget, questa è la situazione, ci siamo messi in linea con quelle che sono le ambizioni e lo spirito della Lega Pro ovvero puntato su giovani e calciatori che si sono formati da noi. Chi è rimasto dei vecchi come Grossi e Schiavon l’ha fatto venendoci incontro sull’ingaggio per rientrare nei nuovi parametri".

Tra i calciatori in uscita c'era anche Gianmario Comi, centravanti che sarebbe dovuto approdare al Palermo, con le due società che avevano anche raggiunto l'accordo economico per il trasferimento del classe 1992: "Ha rifiutato circa dieci squadre, tra cui la più clamorosa il Palermo; giocano in Serie D, ma davanti a 20000 persone, dal mio punto di vista il massimo per un calciatore, ma non siamo riusciti a chiudere. Guadagna il doppio del tetto massimo prefissato e fino ad ora è stato ai margini del progetto tecnico. Il suo atteggiamento non ci è piaciuto, ma da ora fino alla fine del suo contratto la vicenda è chiusa ed è una risorsa a disposizione dell’allenatore. Se Comi rientra nel gruppo, sta bene e gioca tutte le partite segnando 20 gol sarei felicissimo, ma a Vercelli ha giocato 37 gare, di cui 12 da titolare, segnando appena otto reti - ha concluso Secondo -. Non mi sembrano numeri eccezionali e la colpa non è certo degli allenatori".