Palermo, Marsala come Frosinone: due palloni in campo e tante polemiche. Ecco cosa dice il regolamento…

La maledizione dei palloni.

Quando gioca Palermo sembra che avversari, raccattapalle e tifosi avversari sentano la necessità che in campo servano almeno due palloni. Eppure il regolamento del gioco del calcio è abbastanza chiaro: si gioca solamente con un pallone. "Come a Frosinone, ma per il Palermo meglio che a Frosinone. Ancora una volta un lancio di palloni in campo continua a fare discutere così come è accaduto per la finale dei playoff di B di poco più di un anno fa", scrive il quotidiano La Repubblica.

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In occasione del gol di Lucera che ha consentito al Palermo di superare il Marsala per 1-0 in campo vi erano due palloni. Tanto che dopo la marcatura del giovane palermitano si è scatenato un tamtam di polemiche: "Un raccattapalle marsalese con l' intenzione di accelerare la rimessa del portiere di casa ha calciato rasoterra un altro pallone proprio mentre quello in gioco stava per uscire dal campo, solo che il guizzo di Lucera ha spiazzato il difensore e il raccattapalle dando il via all'azione da gol", si legge.

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Le immagini parlano chiaro, addirittura la seconda sfera intralcia il difensore marsalese Monteleone il quale, mentre Lucera sta per calciare a rete, allontana il secondo pallone. Per regolamento il gioco andava interrotto dal direttore di gara perché il secondo pallone è in qualche modo protagonista dell'azione che ha portato al gol i rosanero. L'interpretazione dell'arbitro Campobasso di Formia è però esser stata diversa, ovvero che il secondo pallone non abbia in alcun modo influenzato lo svolgimento del gioco.

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Dopo il lancio di palloni in campo nella finale playoff col Frosinone il regolamento ha subito delle variazioni: il gioco va interrotto. Addirittura se a lanciare la sfera è un tesserato si riprende con un fallo, mentre se l'infrazione viene commessa da un non tesserato si riprende con una palla a due. Alla fine è andata bene al Palermo, ma la maledizione dei palloni continua...