Palermo, l’ora delle scelte: Bucaro il prescelto in stand by. Rebus ds, Laneri in pole ma…

Lunedì 29 luglio 2019, il nuovo Palermo di Hera Hora entrerà formalmente a far parte della Lega Nazionale Dilettanti.

Un microcosmo di fatto sconosciuto, irto di insidie e criticità di ogni sorta, in cui tradizione, storia e blasone non fanno classifica. Anzi, indossare giocoforza i panni della compagine favorita può a lungo andare costituire un fardello che impenna oltremodo stimoli e rendimento delle avversarie, bramose di vivere novanta minuti di gloria portando a casa lo scalpo eccellente della corazzata del torneo.

La nuova dirigenza del club rosanero di proprietà del binomio Mirri-Di Piazza, con l'ad Sagramola al momento profilo trasversale e plenipotenziario, è conscia di dover ponderare al meglio ogni scelta per renderla conforme e funzionale alla tipologia di campionato che il Palermo si appresta ad affrontare. Ds e allenatore costituiscono al momento i tasselli cardine del mosaico, entrambi ancora da incastonare ufficialmente. L'identikit delle figure professionali designate è già stato tracciato: profili dall'acclarata esperienza in categoria, in possesso di un background specifico e possibilmente vincente, dotati di una profonda conoscenza di dinamiche e peculiarità di un campionato estremamente complesso. In Serie D la qualità non basta, serviranno personalità, spessore caratteriale e agonistico, prestanza atletica e straordinaria coesione tra tutte le componenti. Senza anche soltanto uno di questi ingredienti, diventa molto complicato anche solo pensare di poter recitare un ruolo da protagonista. Ragion per cui, il direttore sportivo in sede di mercato, con le sue attitudini diplomatiche e negoziali, ed il tecnico dalla panchina, con il suo credo calcistico e la capacità di inculcare ai calciatori identità tattica e giusta forma mentis, saranno figure a dir poco centrali al fine di perseguire l'obiettivo.