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Napoli-Genk, Ancelotti: “Qualificazione meritata, quarto posto possibile. Futuro? Mi auguro di restare”. E sull’incontro con De Laurentiis…

NAPLES, ITALY - MARCH 30:  Carlo Ancelotti during an SSC Napoli Press Conference on March 30, 2019 in Naples, Italy.  (Photo by Ciro Sarpa SSC NAPOLI/SSC NAPOLI via Getty Images)

Le dichiarazioni del tecnico del Napoli, Carlo Ancelotti, a margine della gara contro il Genk

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Il Napoli travolge il Genk.

Tornano a sorridere gli azzurri, qualificatisi agli ottavi di finale di Champions League, grazie ad una tripletta di Milik e una rete di Mertens inflitte questa sera al Genk. Il polacco porta in vantaggio la sua squadra dopo appena tre minuti di gioco, al 26° arriva il gol del raddoppio, il tris - invece - arriva su rigore. Nei minuti finali Mertens chiude definitivamente i conti segnando nuovamente dal dischetto. Vittoria commentata dal tecnico degli azzurri Carlo Ancelotti, intervenuto ai microfoni di "Sky Sport" al triplice fischio.

"Girone Champions fatto con coraggio, qualificazione meritata. Queste partite è una delle poche soddisfazioni avute. Colpa nostra, ma resta il fatto che in Champions abbiamo dato dimostrazione di poter essere competitivi in Europa. Questa è una squadra che ha qualità, inutile discuterlo. L'abbiamo mantenuta nel torneo più importante. In campionato siamo molto dietro, non l'abbiamo espressa la qualità. Resta un rammarico grande, soprattutto per quanto fatto in Champions League. Noi vogliamo sicuramente migliorare in campionato. Spero che questa qualificazione ci tolga un po' di peso, il fardello che abbiamo, e ci dia energia. Con il recupero di tutti i giocatori, anche se il quarto posto è lontano, si può. Il recupero di Milik e il miglioramento della performance di altri ci possono rimettere in carreggiata".

L'allenatore ha poi ricordato la sua esperienza a Monaco: "Sono due situazioni molto diverse. A Monaco sicuramente c'è stato uno scontro con la società soprattutto, nel senso che pensavo che fosse necessario un cambio della vecchia guardia per mettere forze fresche. E con qualche giocatore a Monaco mi sono scontrato. Qui è tutt'altra questione. La squadra non ha espresso le sue qualità non perché c'è attrito tra me e i calciatori, non c'è attrito. E' successo qualche episodio con qualche giocatore dispiaciuto perché giocava meno, ma questi non sono attriti. Tant'è che ci sono stati calciatori che hanno giocato meno di altri e mi hanno dato segnale di presenza, forza e vicinanza. E' un discorso completamente diverso".

Inevitabile la parentesi relativa ai rapporti con il vertici del club: "Non ho avuto discussioni con la società. Il fatto che sono messo in discussione è normale perché non voglio essere giudicato per quello che ho fatto, ma per quello che sto facendo, e in questo momento i risultati del Napoli in campionato sono insoddisfacenti. Io convocato da De Laurentiis? Sarà un incontro di comune accordo per valutare la situazione del momento. Sabato ci sarò io? Mi auguro di sì, non lo so. Ma è una valutazione da fare con presidente e società, sono nelle loro mani. Valuteremo insieme il da farsi".

Chiosa finale su Gattuso: "Io onestamente non ho saputo niente. Ho preparato la partita, abbiamo pensato alla partita e infatti i giocatori sono stati attenti e concentrati. Abbiamo chiuso bene. Tutto quello che succede, i rumors che si rincorrono... Dimissioni? Mai fatte in vita mia, non credo che le farò".