La critica di Dario Mirri.
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Mirri duro: “Azionariato? Chi non partecipa non è interessato al Palermo. A scrivere sui social siamo tutti bravi…”
Le parole del presidente del Palermo in merito alla partecipazione al progetto dell'azionato popolare
Questa sera presso il Mercato San Lorenzo si è tenuta la presentazione del Palermo Calcio a 5, di cui l'imprenditore è stato eletto presidente onorario. Al margine dell'evento il numero uno del club rosanero ha parlato del progetto dell'azionato popolare (finora è pervenuta soltanto una proposta), cui termine ultimo per la partecipazione è fissato per il 31 ottobre e cui fondi raccolti saranno destinati alla costruzione del centro sportivo.
Queste le sue dichiarazioni:
"Abbiamo esigenze per il fatto che possa essere un insuccesso, ossia il fatto che non c'è partecipazione: sarebbe questa la prima sconfitta della società, sarebbe la sconfitta del progetto. Quel pezzo del progetto è importante ed è quel pezzo del progetto in cui credo fermamente. Se non ci sono tifosi e soggetti che vogliono partecipare allo sviluppo e al controllo della società, vuol dire che non sono interessati al Palermo. Come quando ho detto che i veri tifosi erano cinquemila me compreso, anche qui estremizzando posso dire che se nessuno vuole partecipare al progetto è perché a nessuno interessa. Dopo tutto quello che abbiamo detto a quei 'padroni' che gestivano le cose a loro piacimento, sembra che nessuno se ne voglia concretamente occupare, perché chiaramente partecipare vuol dire attivarsi. A parole o a scrivere sui social siamo tutti bravi, ora c'è un appuntamento concreto che abbiamo voluto dare e chi vuole può partecipare. Chi non lo fa entro novembre secondo me deve farsi un esame di coscienza, poi se parla o scrivere non so con quale dignità va a letto o si sveglia la mattina. Da questo punto di vista siamo ad un bivio: entro il 30 ottobre o si partecipa o non si partecipa, non ci sono alternative e sono preoccupato. Se posso lanciare questo appello, la mia sensazione è che c'è tanta gente che vuole fare, io per primo ho incontrato nei giorni passati tanti soggetti ma di nessuno pubblicamente si è detto perché non volevo che si sapesse. Il 3 agosto quando abbiamo fatto la conferenza a cui hanno partecipato anche io, Tony Di Piazza e Rinaldo Sagramola che abbiamo un ruolo imprenditoriale e amministrativo, era presente anche Alessandro Maggio, l'avvocato che ha scritto lo statuto subito pubblicato sul sito per dare massima trasparenza. Se uno degli obiettivi principali del progetto, ossia la partecipazione, non si realizza, è una sconfitta, è come se ci togliessero punti in classifica. Spero di sbagliarmi e che il 30 ottobre ci saranno tanti tifosi che vogliono partecipare nella maniera più forte possibile".
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