serie a

Milan, Gattuso: “Quando perdi sei brutto come Gargamella, non ho fatto il pescatore! Whatsapp…”

Le parole di Gennaro Gattuso, tecnico del Milan, in merito alla vittoria maturata quest'oggi contro il Bologna

Mediagol34

Di Andrea Geraci.

Ritorna a vincere Gattuso con il suo Milan dopo la batosta in casa contro il Benevento, restando ancora in corsa per la qualificazione in Europa League, battendo il Bologna di Donadoni per 1-2 al Dall'Ara. Qui di seguito le parole dell'ex calciatore di Milan e Nazionale in merito alla partita e la condizione dei suoi dopo il successo controi rossoblù: "Abbiamo fatto di tutto per rovinare il nostro film… questa partita non era facile per la settimana che abbiamo vissuto, per la tensione che c'è stata anche dentro i muri di Milanello,  ci abbiamo messo la faccia e ci siamo assunti le nostre responsabilità. Non era facile creare tante azioni da gol e portare a casa i tre punti dopo 40 giorni, ci teniamo questa vittoria, ma sappiamo che dobbiamo riflettere sul perché non riusciamo a chiudere le partita e questo è un problema che ci portiamo dietro da tanto. Nel calcio quando si vince siamo tutti biondi con gli occhi azzurri, quando invece le cose vanno mene bene diventiamo tutti brutti come Gargamella. Lo conosco bene questo mondo, non ho fatto il pescatore negli ultimi 20 anni,le conosco queste dinamiche. L'importante è avere la mente lucida e capire perché succedono determinate cose. Questa squadra ha tanti giovani, dobbiamo ripartire da qui; a livello mentale e di esperienza dobbiamo migliorare, così come devo migliorare io ed evitare di commettere errori di inesperienza".

I rossoneri, grazie anche all'aiuto di Gattuso, vogliono riprendersi dopo diverse annate complicate:"Questa squadra ha giocato tantissimo, ha iniziato a luglio a giocare e qualche giocatore non è al massimo a livello di condizione fisica. Non mi interessa cosa possono pensare i giocatori di me, magari a qualcuno di loro starò sulle scatole e vorrebbe darmi una capocciata in bocca e non lo fa per rispetto, ma io voglio essere coerente, voglio portare a termine un lavoro, a me interessa il collettivo. Bisogna metterci la faccia e prendersi le responsabilità, non è un caso che negli ultimi anni si fatica con le piccole mentre con le grandi si gioca in maniera diversa"-ha aggiunto il coach calabrese.

L'allenatore del Milan ha successivamente concluso mostrando ancora una volta la sua innata grinta che lo ha contraddistinto negli anni: "Bisogna preparare bene le partite, bisogna dare una lettura prima, non pensare che se ci alleniamo bene e timbriamo il cartellino abbiamo fatto il nostro. Quando si indossa questa maglia non basta. Io non posso piacere a tutti. Qui da noi quando finisce un problema e ne inizia subito un altro: se ci complichiamo la vita noi stessi… se qualcuno manda un WhatsApp o dice una parolina di troppo, siamo pagati bene e dobbiamo fare il nostro dovere. Ognuno deve fare il suo, sento tante chiacchiere da bar e non mi piacciono".