La parabola di Alessandro Diamanti: dal flop di Palermo, all’attesa di una chiamata dalla A. Adesso Alino riparte da…

"di Maria Chiara Ferrara

A seguito della brusca rottura con i vertici del Palermo, Alessandro Diamanti ha concluso la sua avventura siciliana fuori dalla rosa fino alla risoluzione consensuale del contratto avvenuta il 31 agosto di quest’anno. “La più brutta esperienza della mia vita” — da un punto di vista strettamente calcistico —, l’aveva definita il trequartista. Una parentesi dunque ombrosa che ha posto fine, almeno finora, alle apparizioni di Alino Diamanti sul campo di gioco: il giocatore, infatti, risulta ad oggi svincolato.

In questi mesi sembra che l’ex centrocampista della Nazionale Italiana si sia allenato prima con la formazione Primavera del Bologna, senza però riuscire a convincere la società ed il club manager Marco Di Vaio a proporgli un contratto per inserirlo in prima squadra, e poi con i Chicago Fire nella massima serie statunitense, allo stesso modo senza concludere il periodo di prova con una fumata bianca. Ad oggi, Alessandro Diamanti è tornato in Italia e, se in questi mesi aveva rifiutato varie offerte tra cui quelle dello Spezia e del Lugano, in attesa e nella speranza di ricevere un’offerta che gli desse la possibilità di tornare in Serie A, adesso, sta valutando un ritorno al Livorno, che milita in Serie C.

Il trequartista ha vestito la maglia amaranto nella stagione 2007/2008, durante la quale fece il suo esordio in Serie A, totalizzando nella massima serie 27 presenze e 4 reti. Tuttavia, le sue prestazioni positive non riuscirono ad evitare la retrocessione del Livorno, tra le cui fila rimase anche nel corso della stagione successiva in Serie B. Nel campionato cadetto mise a segno ben 20 gol all’attivo, venendo inserito tra i migliori 11 della stagione e premiato come miglior fantasista. Lo stesso Alessandro Diamanti ha più volte ribadito di portare nel cuore il club della sua città — del quale per di più è tifoso —, che lo portò per la prima volta sui campi della Serie A, e non ha mai escluso un possibile ritorno alle origini, al termine della carriera: “Sarebbe una bella cosa, ci ho pensato. Il rapporto tra me e la gente di Livorno sarà sempre bello.” Adesso, a 34 anni, il giocatore sceglie di seguire il cuore e tale possibilità potrebbe davvero diventare concreta.