"La classifica è lì e ci dice che siamo lontani dalla Juventus, ma le partite iniziano sullo 0-0 e si giocano in 11 contro 11".
serie a
Juventus-Milan, Pioli: “Non sarà facile, ma anche loro hanno dei punti deboli”. E su Ibrahimovic…
Le dichiarazioni rilasciate dal tecnico del Milan in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro la Juventus, in programma domani sera
Parola di Stefano Pioli. Diversi sono stati i temi trattati dal tecnico del Milan, intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della delicata sfida contro la Juventus di Maurizio Sarri: dalle prestazioni offerte fin qui dalla sua squadra, reduce dalla sconfitta maturata contro la Lazio, all'ipotetico ritorno di Zlatan Ibrahimovic in rossonero. Di seguito, le sue dichiarazioni.
"Le grandi sfide significano grandi opportunità. Giochiamo contro la squadra più forte d'Italia e d'Europa, ma dovremo farlo a testa alta. Se una vittoria potrebbe cambiare la stagione del Milan? Parlare di svolta non è semplice, ma è chiaro che a livello mentale e psicologico fare bene domani sera vorrebbe dire tanto - ha spiegato Pioli -. Sarà una sfida difficilissima ma noi dovremo essere pronti a lottare, combattere e farci trovare presenti in ogni momento della gara. Quattro punti in quattro partite sicuramente sono pochi, ma questo è un rammarico che deve portarci a studiare meglio i particolari. Abbiamo giocato alla pari, ma in alcuni episodi non siamo stati precisi. Sono esperienze che ci devono aiutare a crescere sul piano della prestazione. Cosa chiedo ai tifosi? Di continuare a sostenerci come stanno facendo e come hanno fatto contro la Lazio. Ci sono stati vicini fino alla fine. Se c'è qualcuno che in questo Milan oggi non è in difetto, sono i tifosi. Noi dobbiamo onorare al meglio la loro carica e la fiducia della società".
JUVENTUS -"Non sarà affatto semplice, dovremo avere un livello tecnico più alto di quello visto nelle ultime partite. Con qualità e tecnica si può fare bella figura. La Juventus che squadra è? L'ho vista dal vivo a Parma e a Firenze. Credo che solo in quelle due partite non sia stata così dominante sul campo come invece è diventata. Ha fatto un po' di fatica, ma era facile immaginarselo. Ora è una squadra completa. Le partite perfette non esistono, ma non esiste neanche la squadra perfetta. Dei punti deboli però ce li hanno anche loro. Possibile cambio modulo? Credo che gli allenamenti siano fatti per delle situazioni: è una possibilità e capiremo se utilizzarla domani sera. Come fermare CR7? Dire come fermarlo è difficile: ha tiro, dribbling, colpo di testa. Parliamo di un fenomeno, chi lo marcherà dovrà essere molto attento e determinato. A lui basta davvero poco per farti male. Sicuramente è tra i migliori della storia del calcio con Maradona, Platini, Messi e Pelè. La sua media gol è impressionante, la sua ambizione anche".
SINGOLI - "Come sta Suso? Ha lavorato bene, ha fatto una buona settimana di lavoro ed è sicuramente disponibile per giocare. Se Ibrahimovic potrebbe servire? Se iniziamo a parlare di mercato di gennaio già ora, la vedo dura. Ibra è un gran giocatore e un gran professionista. Punto. Capello ha detto che solo Leao e Theo Hernandez sono da Milan? Non sto qui a giudicare il pensiero di un grande intenditore di calcio come Capello. Io credo che abbiamo più di un ottimo giocatore in rosa. Siamo giovani ma non immaturi o inesperti. Nello spogliatoio ci sono ragazzi seri, professionisti. Reina, Suso, Biglia hanno esperienza, come Romagnoli. Lo stesso Donnarumma ha 20 anni ma è molto maturo. Sa come si lavora e per chi lavora. C'è la maturità giusta per fare bene le cose. Ci manca un po' di convinzione, che arriva solo attraverso i risultati. Io credo nei principi di gioco e nei concetti di gioco, poi credo che devo essere bravo a mettere i giocatori nelle condizioni di esprimere al meglio il loro potenziale. Dopo i numeri contano poco. L'intensità deve crescere, avviene attraverso sedute di qualità e tanto allenamento", ha concluso Pioli.
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