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Juventus, Lippi avverte i bianconeri: “L’Ajax gioca meglio in trasferta. Allegri? Non c’è bisogno di difenderlo”

Juventus, Lippi avverte i bianconeri: “L’Ajax gioca meglio in trasferta. Allegri? Non c’è bisogno di difenderlo”

Nel giorno del suo 71º compleanno, Marcello Lippi, ha messo in guardia la vecchia Signora in vista della gara di ritorno contro l'Ajax

Mediagol40

"Ajax-Juventus? Il match non è stato negativo, ma gli olandesi giocano meglio in trasferta che in casa".

Lo ha detto Marcello Lippi, intervenuto ai microfoni di Radio Sportiva. L'ex ct della Nazionale italiana, campione del mondo in Germania nel 2006, è tornato a parlare del pari conquistato mercoledì dalla Juventus alla “Johan Crujff Arena” di Amsterdam contro l’Ajax nel primo atto dei quarti di finale di Champions League, soffermandosi anche sulla gara di ritorno, e non solo.

"Ho tanti ricordi positivi legati a questa sfida. Auguriamoci sia così anche la prossima settimana. Il primo match non è stato negativo ma l'Ajax gioca meglio in trasferta che in casa. Il calcio olandese trasmette sempre cose positive. Non c'è dubbio che loro riescano ad inculcare nella testa dei ragazzi una filosofia importante".

Parole al miele per Massimiliano Allegri: "Con i risultati che ha ottenuto non c'è bisogno di difenderlo. Ci accomuna la toscanità e lui vede molto bene il calcio dalla panchina, cosa è necessario fare e quando cambiare".

Su Ancelotti e la sconfitta del suo Napoli contro l'Arsenal nella gara d'andata dei quarti di finale di Europa League: "È la persona giusta per qualsiasi squadra al mondo e non c'è dubbio che andando via Sarri a Napoli ci voleva un allenatore di prestigio. Adesso deve aggiustare questa cosa che si è rotta ieri sera. A Napoli ci sono ottimi giocatori ma devono fare molto di più di quanto hanno fatto ieri sera".

Su Gennaro Gattuso: "Rino è un uomo fantastico e uno come lui può fare tutto. Ha dimostrato che non è solo grinta, rabbia e cattiveria, ma anche competenza tecnica, tattica e al Milan ha fatto il massimo che si poteva fare".

Chiosa finale sull'Italia di Roberto Mancini: "Nel passato anche quando c'erano tanti stranieri nel nostro campionato sono emersi i vari Totti, Nesta, Del Piero. Mancini è bravissimo a portare in Nazionale questa nuova generazione di campioncini. Mondiale vinto nel 2006? Mi capita di vedere tanti filmati su youtube e quando vedo queste immagini un po' di commozione c'è sempre. Un'emozione senza eguali".