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Juventus, Dybala si racconta: “Sognavo di essere come Ronaldinho e CR7. Firma con i bianconeri? Ecco dove avvenne”

Juventus, Dybala si racconta: “Sognavo di essere come Ronaldinho e CR7. Firma con i bianconeri? Ecco dove avvenne”

Le parole dell'attaccante bianconero, Paulo Dybala, relative alla suo passato, presente e futuro

Mediagol93

Paulo Dybala si racconta.

Nonostante stia vivendo una stagione di transizione, è considerato tutt'oggi tra i giocatori più forti in circolazione, nonché tra i talenti più puri della Serie A. La Joya, approdato a Palermo nel 2012, è riuscito in pochissimo tempo a ritagliarsi un posto di rilievo nel panorama calcistico italiano ed internazionale divenendo così tra gli attaccanti più desiderati dei top club di tutto il mondo. Crescita esponenziale che, negli anni successivi, gli ha permesso di vestire la maglia della Juventus: con cui lo stesso ha fino ad ora collezionato tre scudetti, tre Coppe Italia e una Supercoppa.

Sulla piattaforma OTRO, Paulo Dybala, numero 10 del club bianconero, ha parlato della sua carriera.

"Non pensavo di avere una carriera come questa, quello che sto vivendo adesso come calciatore. Da piccolo seguivo molto il calcio. lo giocavo perché mi divertivo. Con gli amici volevamo essere Ronaldiho, Ronaldo. Ma non ho mai pensato: 'Oggi do il massimo altrimenti non divento nessuno'. Non ci pensavo, neanche quando arrivarono i primi anni da professionista. Ma il mio esordio non lo scorderò mai. Giocavo per l'Instituto de Cordoba ed era contro l'Huracan. 2-0 per noi. C'erano famiglia e amici, avevano più ansia di me. A 17 anni ero agitato, non è stato facile ma i miei compagni e lo staff mi hanno aiutato molto".

Infine, il giocatore, ha ricordato il giorno in cui ha firmato con la Juventus: "E' stato un giorno speciale. Ero in vacanza con mio fratello, coi miei amici. Era arrivato il contratto mentre ero in spiaggia. Tornai in hotel, lo firmai e siamo tornati a prendere il sole. Dopo i due gol che ho segnato al Barcellona, i tifosi iniziarono a gridare il mio nome. Dentro di me mi sono detto 'Guarda cos'hai fatto? Ora continua!'. Dovevo trovare la forza di continuare e dare di più ai tifosi per guadagnare il loro affetto. Voglio che vedano i sacrifici che faccio per renderli felici. Cerco di fare del mio meglio, se succede sono felice".

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