Amauri ricorda il suo passato in bianconero.
serie a
Juventus, Amauri: “Dybala? Fondamentale per i bianconeri. Douglas Costa può fare la differenza, Allegri sa che…”
Le parole dell'ex attaccante della Vecchia Signora, Amauri, relative a vari temi caldi in casa Juventus
Malgrado abbia lasciato l'Italia già da svariati anni, l'attaccante brasiliano, non ha mai smesso di seguire il percorso dei suoi ex club in Serie A: campionato in cui dal 2001 al 2006, l'ex Juventus, ha militato. Un attaccamento forte, quello del giocatore al nostro paese, tanto che nel 2010 lo stesso ne acquisì la cittadinanza per naturalizzazione.
Oggi, il classe '80, ritiratosi dal calcio giocato dopo una breve esperienza coi Cosmos, è tornato a parlare dei suoi progetti futuri soffermandosi inoltre su vari temi caldi in casa Juventus.
“Vorrei dare l’opportunità a ragazzi sconosciuti di diventare dei giocatori importanti - ha ammesso Amauri - naturalmente dipenderà da loro ma io cercherò di aiutarli a realizzare il loro sogno dandogli una possibilità”.
Inoltre, l'ex Palermo, si è soffermato sul momento vissuto da Paulo Dybala, andato in gol solo 7 volte tra campionato e Champions League: “Paulo paga la presenza di CR7? No, sta segnando meno perchè c’è un bomber come Ronaldo che batte le punizioni ed i rigori: Dybala avrebbe probabilmente segnato i tre rigori trasformati dal portoghese. L’argentino secondo me è un giocatore fondamentale per la Juve: pensa velocemente e gioca bene come ha dimostrato ad esempio in Champions League contro lo Young Boys quando è entrato a gara in corso riuscendo a segnare due gol, anche se uno è stato annullato. Lui sicuramente è una pedina fondamentale della squadra di Allegri”.
Il brasiliano, si è poi espresso sulla delicata situazione di Douglas Costa, che quest'anno avrebbe trovato poco spazio in squadra: “E’ un giocatore che riesce a cambiare la partita, Allegri è un allenatore molto intelligente e sa che il brasiliano può stravolgere la partita in qualsiasi momento, anche a gara in corso. La Juve è fortissima in attacco ed ha molte alternative di qualità: se capita che un giocatore non stia vivendo una partita brillantissima, in panchina ci sono due campioni come Douglas Costa e Bernardeschi che posso subentrare e fare la differenza”.
Infine, Amauri, ha spiegato i motivi che lo avrebbero spinto a rinunciare alla Selecao, nel 2009: "La Juve non mi concesse il permesso di andare? Il Brasile mi convocò perchè si fece Luis Fabiano ma, visto che sono passati tanti anni posso dirtelo: sia la Juve che io decidemmo di rifiutare. Io sono un uomo di parola e, dopo aver aspettato un pò il Brasile, ho dato la mia parola a Lippi di giocare per la nazionale italiana. Non me la sono sentita di tradire questa promessa fatta al ct azzurro, poi ci sono stati dei problemi col passaporto che hanno ostacolato il tutto ma non sono assolutamente pentito della mia scelta”.
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