Nessun Mondiale ma una rivoluzione in corso, cominciando dal nuovo CT Roberto Mancini.
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Italia, Capello elogia Mancini: “Lui ha l’esperienza giusta. Purtroppo la qualità dei giocatori…”
Le parole di Fabio Capello in merito al nuovo CT della Nazionale Italiana, Roberto Mancini
A benedire l'ex allenatore dello Zenit San Pietroburgo è un altro tecnico di grande esperienza e carisma, Fabio Capello, che ha parlato così nel corso di un'intervista rilasciata a "Il Corriere dello Sport": “Mancini ha l' esperienza giusta, è stato tanto all'estero, ha anche qualcosa in più. Purtroppo la qualità dei giocatori non è eccelsa, però non è nemmeno così cattiva: i giovani comunque devono migliorare ancora per esprimere un calcio di livello superiore e affrontare alla pari le grandi avversarie”. E ancora: “Ripartire dai vivai? Se lo facciamo non ci qualifichiamo neanche al prossimo Europeo... Scherzi a parte: Mancini deve pensare alla squadra migliore da costruire adesso, ma il problema viene da lontano: quando vedo che ragazzi di 12 anni fanno gli schemi sui calci d' angolo, non lo accetto. Puntiamo sulla tecnica: con il calcio veloce che c' è adesso, se non ce l'hai non vai avanti”.
BALOTELLI IN NAZIONALE - “Sarà lo stesso CT a decidere se può tornare in azzurro, dipende da tante cose - ha continuato Capello - Il calcio è uno sport di gruppo e la forza delle Nazionali che hanno vinto è stato proprio creare un grande spirito di gruppo. È quello che dovrà fare Mancini: soprattutto se la squadra non è di altissimo livello, il gruppo fa la differenza”.
NIENTE MONDIALE- “Stiamo ancora litigando, in Lega e in Federazione. Tutti hanno la loro idea, ma non si vede una linea per fare le cose come vanno fatte. Le chiacchiere sono facili, ma il Milan di Berlusconi e questa Juventus dimostrano che le idee vanno messe in pratica: con organizzazione, uomini giusti, ricerca del meglio. E penso che la Juve possa conquistare anche l’ottavo Scudetto”.
MANCATO MONDIALE CON LA RUSSIA - “Avevo un contratto con la nazionale russa, ma mi hanno mandato a casa, anche se avevo riportato la squadra al Mondiale 2014, dopo 12 anni. I momenti delle Nazionali sono legati ai giocatori che hai, vale per tutti".
I FAVORITI - "Il Brasile. Poi Germania e Spagna. La Francia può essere la sorpresa”, ha concluso l'esperto allenatore.
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