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”Francesco ho un dono per te… Così ho dato la maglia rosa al Papa”

”Francesco ho un dono per te… Così ho dato la maglia rosa al Papa”

L’intervista ad Antonio Perrone, il palermitano che ha consegnato la maglia rosanero autografata a Bergoglio

Mediagol43

Di Alessandro Amato

"Santità… Santità". Niente: il Papa era di spalle e non si girava. Non era semplice farsi notare. A questo punto, Antonio ha cambiato strategia. Rimanevano pochi secondi per arrivare all’obiettivo e lui rischiava di mancarlo. E s’è giocato l'ultima carta. Quella vincente: "Francesco, Francesco, Francesco", con tono più sostenuto, come un vero palermitano sa fare quando vuole farsi notare. "Francesco…”, e il Papa si è girato. AntonioPerrone, guardia giurata palermitana in servizio a Roma, ha così completato la missione. Ha consegnato la maglia del Palermo a Bergoglio.

“Io sono un collezionista di maglie – racconta il tifoso rosanero -, lui è un grande appassionato di calcio. Ai Musei Vaticani c’è uno spazio in cui sono custodite maglie di squadre che fedeli di tutto il mondo hanno regalato al Santo Padre. Ho notato che mancava quella della mia squadra del cuore. Ho colmato il vuoto”.

E’ successo mercoledì, all’udienza generale nell’AulaPaolo VI. “Mi sono svegliato all’alba, emozionato e caricato. Ho conquistato un posto da cui sarebbe stato possibile averlo vicino. La maglia l’avevo fatta autografare dai giocatori l’ultima volta che ero stato a Palermo. Avrei voluto coinvolgere pure la società, per “ufficializzare” la mia missione, ma con chi dovevo parlare mentre tutti in viale del Fante erano intenti a litigare?”.

La tattica per la consegna era stata preparata da tempo, grazie anche ai suoi datori di lavoro, Giuseppe ed Antonio Campagna: “Senza il loro aiuto non sarei riuscito nell’impresa, da solo non ce l’avrei fatta. E’ stata una giornata fantastica. Da fedele, da palermitano e da tifoso ho coronato un sogno. Ho fatto notare a Francesco che sulla maglia c’erano tutte le firme dei calciatori, io ero troppo emozionato. Lui era incuriosito e mi ha ascoltato prima di dare la maglia ad un assistente. Che giornata…”.