La parola ad Amauri.
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Fiorentina-Juventus, Amauri: “Partita speciale, l’ho vissuta sulla mia pelle. Pedro è una promessa”
L'ex attaccante brasiliano presenta la gara tra viola e bianconeri
In vista del sempre affascinante match di Serie A tra Fiorentina e Juventus, il doppio ex della sfida è stato intervistato da Firenzeviola.it per presentare la gara fra viola e bianconeri. Di seguito le dichiarazioni rilasciate sull'argomento e non solo dall'ex attaccante brasiliano (naturalizzato italiano) con un passato, fra le altre, nel Palermo.
Amauri, ci aiuti a conoscere Pedro.
"Il giocatore non lo conosco personalmente però l'ho visto giocare e l'ho seguito molto in Brasile. L'anno scorso stava facendo veramente bene con il Fluminense, poi ha avuto un infortunio al ginocchio che gli ha fatto saltare la Nazionale. Però di sicuro stava facendo parlare di sé, e quest'anno era rientrato bene in campo".
Può essere l'acquisto giusto per la Fiorentina quindi?
"Se la squadra viola lo ha preso è perché ha visto qualcosa di importante in lui. Io penso che abbia le qualità giuste, poi bisognerà vedere come si troverà nel campionato italiano".
A proposito, si immagina che possa impattare subito oppure avrà bisogno di tempo?
"La Serie A è un campionato difficile, anche se oggi è molto più facile inserirsi rispetto a prima. Ha soli 22 anni però arriva in una Fiorentina rinnovata, non partita benissimo in campionato ma con un grande entusiasmo nell'ambiente. L'anno scorso a Firenze c'era un po' di scetticismo ma ora c'è il clima adatto per fare bene".
E anche questo lo può aiutare.
"Sì, ma non solo. La presenza di grandi giocatori come Ribery o Boateng gli potrà dare lo stimolo giusto e aiutarlo ad inserirsi nel modo giusto. Diciamo che c'è tutto per fare bene, poi c'è una cosa parecchio importante".
Quale?
"Lui sa far gol, e questo non è poco. Certo, bisogna vedere se sarà in grado di farli anche in Italia ma di sicuro sa come fare il suo mestiere. Ha avuto un po' di sfiga ad essersi fatto male quando era stato convocato in Nazionale ma una cosa è certa: Pedro è una promessa".
Poi con lei non possiamo non parlare di Fiorentina-Juventus. Anche se manca un po' di tempo in città è già salita la febbre.
"L'ho vissuta io stesso sulla mia pelle. Quella partita ti crea una pressione positiva. Ai miei tempi non c'era un bellissimo clima a Firenze ma quando c'era Fiorentina-Juventus i tifosi si dimenticavano del momento e pensavano solo a quello. Poi non abbiamo avuto grandi risultati, ma mi ha fatto capire come Fiorentina-Juventus sia una partita a sé rispetto alle altre. È una partita speciale".
Ultima domanda sul suo futuro. Cosa ci dobbiamo aspettare?
"Uno che ha sempre fatto calcio lì deve mirare, che sia da allenatore o da agente. Al momento sto seguendo molto mio figlio e la mia volontà è di portarlo in Italia. Poi chissà cosa succederà".
Un Amauri Jr. alla Fiorentina?
"Chi può dirlo, tutto può essere. Io dico solo: magari…".
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