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Fiorentina, Commisso svela: “Centro Sportivo e nuovo stadio, punto al 2+2. Vi spiego…”

Le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa dal patron della Viola: "Joe Barone è il nuovo direttore generale della Fiorentina"

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"Milenkovic mi ha regalato la maglia con la quale ha segnato contro il Sassuolo: lo ringrazio e ringrazio anche Pradé e Barone che me l'hanno consegnata".

Lo ha detto Rocco Commisso, intervenuto questa mattina in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Parma, in programma domani pomeriggio allo Stadio "Artemio Franchi" di Firenze: fischio d'inizio alle ore 18. Fra i temi trattati dal patron della Fiorentina, anche l'intenzione di investire circa cinquanta milioni di euro per la costruzione del Centro Sportivo e di uno nuovo stadio entro quattro anni.

"Parlo sempre di fast fast fast, ovvero di voler fare le cose velocemente. Nella mia vita ho sempre fatto così e le cose sono sempre andate bene. Nel 1995 ho scritto 'The window of opportunities', un riassunto del mio modo di fare. Quando mi prendo rischi significa che c'è un'opportunità. Anche con Mediacom ho fatto le cose in fretta, come quella di entrare in borsa. L'ultima cosa che ho fatto molto velocemente è stata comprare la Fiorentina, la trattativa è durata poco - ha dichiarato Commisso -. Adesso voglio parlarvi della strategia 2+2: due anni per costruire il centro sportivo e altri due per lo stadio. Stamattina siamo andati a Bagno a Ripoli, dove abbiamo acquistato i terreni per il centro sportivo, siamo stati a vedere quello del Sassuolo e domani andremo a vedere quello del Bologna: entro il 30 novembre presenteremo al Comune la nostra idea. Non sarà il più grande ma sarà il più bello. L'investimento sarà di circa 50 milioni di euro, vogliamo incrementare i ricavi per diventare una squadra che possa puntare al top. Questo è il messaggio che voglio dare a Firenze e all'Italia. Poi voglio dire un'altra cosa: Joe Barone mi ha aiutato molto sia in America che in Italia. Ha lasciato la famiglia negli Stati Uniti e presto arriverà sua moglie a trovarlo. Lavora 16 ore al giorno e voglio che abbia un titolo: lui è il direttore generale della Fiorentina, oltre a far parte del consiglio di amministrazione. Voglio fargli un applauso, sta facendo grandi cose. Poi c'è mio figlio Joseph che vuole restare qui in Italia".

FRANCHI -"Cosa ne sarà del Franchi? L’idea iniziale era quella di restare al Franchi. Ma non mi hanno dato abbastanza opzioni per restare dove siamo. Abbiamo iniziato a valutare il restyling del Franchi, ma non ci sono margini per fare qualcosa. Le curve non si possono eliminare e io non posso investire in mezzo progetto. Non so cosa succederà al Franchi. Per quel che riguarda l'attuale centro sportivo, invece, resterà dov'è e lo utilizzeremo se necessario. Adesso ci sarà il bando per l'area Mercafir ma se il prezzo non sarà giusto non la comprerò e valuteremo altre alternative. Ci vorranno 47 mesi per giocare nel nuovo stadio: voglio che la Fiorentina giochi la prima partita a settembre 2023. Se non lo faremo alla Mercafir valuteremo altre opzioni, come Campi Bisenzio dove ho parlato con il Sindaco Fossi oppure ci guarderemo intorno. Vogliamo investire", ha concluso.