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Chelsea, Morata svela: “Ho pianto per il Mondiale. Blues? Voglio ripagare la loro fiducia, sarebbe stato semplice andare via…”

Chelsea, Morata svela: “Ho pianto per il Mondiale. Blues? Voglio ripagare la loro fiducia, sarebbe stato semplice andare via…”

Le dichiarazioni dell'ex attaccante della Juventus, Alvaro Morata, sulla stagione appena conclusa e sugli obiettivi futuri

Mediagol93

Alvaro Morata non lascerà il Chelsea.

L'attaccante spagnolo, malgrado sia stato accostato più volte a vari club durante questa finestra di calciomercato, rimarrà in forza ai Blues. L'altalenate stagione sotto la guida di Antonio Conte, infatti, sembra non aver scoraggiato affatto il giocatore, mostratosi pronto a ripartire con il neo tecnico Maurizio Sarri. Intervistato ai microfoni di "Mirror Football", l'ex Juventus, divenuto papà proprio pochi giorni fa, ha parlato del particolare momento vissuto: “Diventare padre è la miglior sensazione della vita. Leonardo è il più calmo e Alessandro è un po ‘matto, ma è tutto incredibile, dopo pochi giorni puoi notare la differenza. Adesso ci sono tante responsabilità, ma è la migliore sensazione della vita. Ora sono pronto. Molte cose sono cambiate nelle nostre vite e l’unica cosa che ho nella mia testa ora è segnare, segnare, segnare! Poi per tornare a casa e stare con i miei bambini e mia moglie”.

L'attaccante, dopo la breve parentesi relativa alla nascita dei suoi figli, si è espresso sulle voci che vedevano possibile un suo ritorno nel capoluogo piemontese: “La cosa più facile sarebbe stata lasciare il Chelsea quest’anno. Sarei potuto tornare in Italia. Mia moglie è italiana. Potevo tornare in Spagna, ho avuto molte offerte e avrei guadagnato più soldi. Ma voglio combattere. Voglio cambiare il passato. In Italia o Spagna avrei avuto poche pressioni perché ho fatto bene, ma ho deciso di restare qui. Lo volevo. Il mio primo numero è quello che ho scelto di mostrare quando ho iniziato la mia carriera da professionista al Real Madrid. Ma ora ho i miei due bambini sulla maglietta e mi danno un sacco di energia per l’anno che sta per iniziare”.

Morata, durante l'intervista, ha inoltre parlato della stagione poco brillante appena conclusa e della mancata convocazione ai Mondiali di Russia 2018: “Avevo un blocco nella mia testa e non volevo parlare con nessuno. Non volevo ascoltare nessuno. Volevo solo restare a casa. Probabilmente non è depressione, ma è simile. Nel calcio tutto ruota intorno alla testa e nell’ultimo anno ho sofferto in questo aspetto perché sono venuto qui con molte aspettative, molta pressione. Ho iniziato bene, ma dopo ho avuto anche il dolore alla schiena. Non so perché. Ho fatto un sacco di cose per cercare di recuperare ma non potevo e non sapevo perché. E questo influiva sulla mia testa. Non mi vergogno ad ammettere che ho pianto. Il manager mi ha chiamato a mezzanotte e mi ha detto: ‘Non sei nei miei piani’. Ho 25 anni. La Coppa del Mondo era tutto per me. Ero venuto al Chelsea per essere convocato per il Mondiale. Il giorno dopo ho fatto un servizio fotografico con Hugo Boss in una piazza di Madrid e non riuscivo a mettere la faccia giusta. Sapevo che ci sarebbero stati molti giornalisti che mi chiedevano la Coppa del mondo. Dovevo essere con Harry Kane e Philippe Coutinho, ma sono fuggito. Sono andato in Italia con mia moglie”.

Infine, l'ex Real Madrid, ha detto la sua sull'approdo di MaurizioSarri sulla panchina del Chelsea: Mio padre, quando Sarri è stato annunciato come allenatore del Chelsea, mi ha detto: ‘Tutti gli attaccanti con Sarri segnano molti gol, quindi non preoccuparti. Questo sarà il tuo anno’. Ora è il momento di essere un giocatore importante. Segnare molto per centrare gli obiettivi. Aiutare la squadra a ottenere trofei e a restituire tutte le cose che il Chelsea mi ha dato, la fiducia. La loro volontà è di farmi diventare un grande giocatore. Voglio ripagare questa fiducia”.